La storia di Luisa Ferida e Osvaldo Valenti, che negli anni del fascismo erano due celebri e fortunati attori e che vennero poi sommariamente processati e uccisi all’Ippodromo di San Siro a Milano, il 30 aprile 1945, accusati di aver torturato partigiani.
Note
Sanguepazzo si oppone allo sfaldamento culturale e rilancia l’ottica degli sguardi. Quello che conta, ci dice Giordana, è il punto di vista, dove ci mettiamo e come ci poniamo. La cronaca, che ha la sua simpatica importanza, può essere travisata, anche di fronte a prove regine. E la cinepresa (ora diremmo: la telecamera) è una meravigliosa e/ma pericolosissima macchina da guerra.
Bellucci, Taddei, Di Natale, Donadoni… A leggere solo i cognomi sembra una squadra di calcio non un cast! Curiosità a parte, bel film. Il solito Giordana.
Allora, diciamo subito che il pallino di portare questa storia sul grande schermo Giordana lo aveva da un quarto di secolo. L’urgenza di raccontarla è quindi, prima che artistica, personale. La storia in questione è quella della coppia più nera del cinema italiano, quella formata da Osvaldo Valenti e Luisa Ferida. La scelta, probabilmente, non è casuale. A… leggi tutto
Marco Tullio Giordana è un regista di persone, di storie di persone, di caratteri. E in questo ultimo film non si smentisce. Racconta una storia vera, ma virata nei moduli di un romanzo, puntando l'attenzione sopratutto sui caratteri. Il resto, la Storia, rimane in sottofondo pur intervenendo nella storia personale dei personaggi. E' un arma a doppio taglio però: io amo questo… leggi tutto
Film di interesse limitato, che di cinema, fascismo e Resistenza parla poco e male. Inoltre, anziché essere incentrato sulle personalità dei due protagonisti, ne mette a fuoco solo i vizi, le perversioni, e, in generale, i tratti caratteriali più oscuri. Ne risulta un quadro parziale, frammentario e discontinuo, formato per lo più da eventi secondari, che nulla veramente spiega dei rapporti… leggi tutto
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Il 2010 è alle spalle. Mi sembra (in)opportuno tentare una sorta di bilancio cinematografico di questo decennio appena trascorso. Si avverte fin da subito che tale classifica non ha alcuna pretesa di…
Esercizio stilistico di grande fattura, ma ne risente la visione per il pubblico. La storia sembra non finire mai, gli attori sono troppo ligi a non uscire dal seminato; forse si voleva omaggiare il cinema più che i personaggi. Già Tornatore ci aveva provato con il suo Baaria, ma anche lui era incappato nello stesso errore. Piccolo passo falso per Giordana.
La tormentata vicenda amorosa di Osvaldo Valenti (Zingaretti) e Luisa Ferida (Bellocci), star del cinema durante il fascismo, accusati di collaborazionismo e torture dai partigiani.
C'è da domandarsi cosa induca un regista che ha firmato capolavori come Maledetti vi amerò, I cento passi e La meglio gioventù a reclutare una attrice incapace come Monica Bellocci. Va bene…
Per contrasto voglio festeggiare il compleanno odierno (60) di Marco Tullio Giordana , un regista che considero tra i migliori italiani contemporanei. Cinema sociale, sulla scia di Rosi, Damiano Damiani, De Seta, senza…
Il travagliato cammino verso la distruzione, nel nome di una coerenza non sempre saldissima. La questione principale che sorge dal film va indirizzata ai partigiani: Valenti e la Ferida, una coppia di attori: a che pro eliminarli fisicamente? Giordana ha coraggio nell'aprire un simile squarcio nel dibattito revisionista, ma è ben chiaro che si tratta di una domanda piuttosto retorica,…
VOTO : 6/7.
Marco Tullio Giordana conferma con questa opera di essere un artista capace e che soprattutto non ama le storie semplici ed affabili verso il grande pubblico.
Realizza infatti un melodramma scorbutico, su due personaggi di spettacolo popolari durante la Seconda guerra mondiale, sul loro tormentato amore, tra vizi e virtù con sullo sfondo un'Italia che dopo il boom…
L'inizio, di stilizzato realismo, faceva prevedere qualcosa di meglio. Non era facile raccontare la fine della coppia di attori Valenti - Ferida, uscendo al tempo stesso del già raccontato, del "l'ha già detto Pasolini". Ed in effetti il film, specialmente nei flashback, vivacchia, nonostante una prova quasi sovrumana, tutta d'interpretazione, di un ottimo Zingaretti, che,…
Film di interesse limitato, che di cinema, fascismo e Resistenza parla poco e male. Inoltre, anziché essere incentrato sulle personalità dei due protagonisti, ne mette a fuoco solo i vizi, le perversioni, e, in generale, i tratti caratteriali più oscuri. Ne risulta un quadro parziale, frammentario e discontinuo, formato per lo più da eventi secondari, che nulla veramente spiega dei rapporti…
Allora, diciamo subito che il pallino di portare questa storia sul grande schermo Giordana lo aveva da un quarto di secolo. L’urgenza di raccontarla è quindi, prima che artistica, personale. La storia in questione è quella della coppia più nera del cinema italiano, quella formata da Osvaldo Valenti e Luisa Ferida. La scelta, probabilmente, non è casuale. A…
Pellicola decisamente mediocre, la ricostruzione storica non collima con la "modernità" e la spregiudicatezza di alcuni dialoghi. La Bellucci, oltre a non aver imparato la dizione neppure stavolta, gigioneggia tra un atteggiamento materno verso il "buono" Alessio Boni e la passione per il "perverso" Zingaretti
A parte la splendida fotografia e l'ambientazione realista davvero curata, il film è secondo me mediocre e privo di pathos. I due protagonisti che dovrebbero suscitare rabbia qui sortiscono l'effetto opposto e suscitano pena o compassione. Il film è scritto male e gli attori sono fuori registro. La Bellucci, a parte le scene bollenti in cui da il meglio di se, sembra che legga quando recita, e…
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Commenti (4) vedi tutti
Voto 7,5!
commento di Mr BlondeUn regista da sempre schierato che non può che guardare con empatia due artisti come lui che però stanno dall'altra parte…
commento di salussoFilm corale molto intenso, sanguigno, interessante, ben diretto e ben interpretato.
commento di paceBellucci, Taddei, Di Natale, Donadoni… A leggere solo i cognomi sembra una squadra di calcio non un cast! Curiosità a parte, bel film. Il solito Giordana.
commento di sansergio