Regia di Michael McCullers vedi scheda film
Ci sono film chen on dovrebbero uscire dal territorio statunitense, quelli sul baseball per esempio…
E poi quelli sulle donne in carriera che sacrificano tutto per il lavoro…
Molti anni fa avevamo visto Baby Boom ora c’è Baby mama… la differenza sta nel fatto che a Diane Keaton un figlio le arrivava per caso tra capo e collo (e nemmeno l’aveva dovuto partorire), Tina Fey invece (giustamente sconosciuta qui da noi) lo desidera ardentemente e alla fine il bambino arriverà anche per lei.
Poteva essere un gioiello se solo il gioco delle parti tra la donna col desiderio di maternità represso e la “ragazza” che concede il suo utero in affitto si fosse svolto sul terreno del cinismo e delle meccaniche perverse delle differenza sociali, invece qui è tutto all’acqua di rose…
L’inutilità fatta film come spesso capita negli ultimi tempi e ancor più inutile importarlo e distribuirlo qui in Italia. Certi film andrebbero disertati in massa, andare a vederli contribuisce ad alimentare il menefreghismo di chi acquista i film all’estero per il mercato italiano che alla fine (c’è la crisi… c’è la crisi…) si beve qualunque cosa, manda giù tutto e magari trova il modo pure di farsi piacere certi film. Non basta il cinema italiano a abbassare lo standard qualitativo?
Abbiamo veramente bisogno di film come baby mama?
Voi direte…”ma non fa del tutto schifo… è una commedia che si lascia vedere…”…
E per me forse questa è la sua colpa peggiore, questo subdolo lasciarsi vedere, quelle tre o quattro battute che magari ti increspano le labbra con la speranza che ne esca un sorriso…
Il piattume che ci insegna a non aspettarci niente di più da un film, da una serata al cinema.
Sono finiti i tempi in cui scorrevi le colonne dei cinema cercando di scovare quel film particolare… ora un pugno di film monopolizza le sale e se si vuole andare al cinema alla fine vai a vedere qualsiasi cosa propongono perché “c’è solo quello da vedere”…
E quando il lavaggio del cervello sarà definitivamente concluso cosa rimarrà del cinema?
Non so… sarà come leggere l’ultimo libro di Bruno Vespa o scendere al ristorante sotto casa sapendo che mangerai peggio di come si cucinerebbe a casa ma almeno non devi lavare le pentole dopo… o andare al mare in vacanza pur sapendo che c’è il divieto di balneazione…. E andar fieri di preferire la piscina all’acqua salata… o tenersi un partner di cui si è stufi da anni…
Sarò pessimista… ma questi sono i rischi che si corrono andando a vedere film come baby mama…
Che dire... un'estate che cinematograficamente parlando è un insulto al cinefilo ma anche all'utente medio, quello che al cinema si vuole solo diverti'... nannì, nannì...
Da evitare… naturalmente…
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