Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
L'apocalisse adesso.Senza nessun segno premonitore.Profughi terrorizzati fuggono inconsapevoli da un orrore invisibile e che proprio per questo fa ancora più paura.Le piante,forse una tossina,atti inconsulti ,suicidi e addirittura omicidi.Ecco perchè bisogna fuggire.Il film di Shyamalan è una scheggia impazzita nella rassicurante filmografia mainstream hoolywoodiana.E'un film in cui la causa di tutto rimane ipotetica e comunque invisibile e per questo ricorda molto la fantascienza politica anni 50.Come accade sovente nel suo cinema c'è il gruppo ristretto di persone,microcosmo fedele riproduzione di una comunità più allargata ,che cerca di sopravvivere.Non interessa la soluzione:per adesso i prtoagnisti li vediamo sani e saldi in attesa di allargare la famiglia.Ma l'orrore si annida da altre parti nel globo.La regia è abile nello sfruttare i clichet del cinema catastrofico per creare un atmosfera paranoica che è la vera arma vincente di un film che praticamente non si avvale di effetti speciali.E in un epoca di effetti speciali sempre più sofisticati,in cui la computer grafica è regina incontrastata la scelta di questo film è in netta controtendenza .Ed ancora una volta il regista d'origine indiana vince la scommessa dirigendo un film apparentemente vecchio stile ma che si nutre di tutte le paure della modernità ipertecnologica.Non è un caso che vengano colpite prima le grosse città mentre nella campagna ignorata dai media e dalle cartine geografiche non ci si accorga di nulla.Si esplora un mondo nuovo per cercare di fuggire ma poi si ritorna comunque a quello urbano,di sfacciata modernità....
regia tesa come una corda di violino
recita senza mostrare il fisico.Ed è già qualcosa
occhi immensi in cui ci si potrebbe perdere
breve apparizione
ok
non male
boh
ok
trascurabile
non male
adeguata
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