Regia di Ben Stiller vedi scheda film
Una variegata troupe sta cercando di girare un film basato sulle memorie di un (finto, si scoprirà) reduce dal Vietnam che sovrintende alla lavorazione: ma, fra regista incapace, attori capricciosi e produttore tirannico, non si riesce a procedere. Gustosa satira dei war movies, più citazionista all’inizio, quando sembra aver fretta di esibire tutti i modelli possibili (Apocalypse now, Platoon, Full metal jacket, Nato il quattro luglio, Fratelli nella notte, e sicuramente qualcun altro mi sarà sfuggito), più sbrindellata man mano che si va avanti accumulando situazioni sempre più demenziali. Certo, quando Hollywood prende in giro sé stessa c’è sempre il rischio che si tratti di furbesca autoreferenzialità; però, se il risultato è divertente, non è il caso di lamentarsi. Poteva essere più teorico, ma forse non è un male che non lo sia: va preso per quello che è, un divertissement e non una riflessione sull’immaginario bellico dei blockbuster. Irriconoscibili Robert Downey con la pelle nera e Tom Cruise calvo, barbuto e corpulento; improbabile (e quindi spassoso) Ben Stiller in versione Rambo.
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