Regia di Tom Kalin vedi scheda film
Cronaca di una tragedia annunciata.E'tratto da una storia vera questo film diviso in sei segmenti che abbracciano l'epoca che va da metà anni 40 agli inizi degli anni 70.E'la narrazione di una donna di modeste origini che sposa un industriale ricchissimo dalla cui unione nasce un figlio.Il quale rompe il già fragile preesistente equilibrio.Il film di Kalin si sofferma molto sui particolari più pruriginosi della storia in una sorta di voyeurismo fine a se stesso.Non basta una superficiale descrizione di una società molle e decadente,non basta descrivere per sommi capi il rifiuto della società che conta nei confronti di una donna criptica,di difficile intepretazione e dalle reazioni imprevedibili,non basta la malattia del figlio per giustificare il libertinaggio materno che si spinge fino all'incesto.E la macchina da presa non abbassa mai lo sguardo,entra nelle stanze del folle gioco sessuale e non basta una bella confezione per arginare il disgusto per la materia narrativa oltre che la disapprovazione per la superficialità con cui viene narrato il rapporto morboso tra madre e figlio.Un film che colpisce sotto la cintola senza averne il bisogno,senza quasi una giustificazione.La madre trova il figlio col suo amichetto a letto e non sa fare altro che scivolare anche lei sotto le lenzuola.Non sono bacchettone ma è una scena che mi ha dato fastidio perchè gratuita,con la precisa volontà di scandalizzare,una dichiarazione programmatica di distacco dal senso del pudore,un anticipo di quello che poi si sarebbe visto nel film.Un ritratto della meschinità umana,della malattia mentale vista nella peggior prospettiva possibile,una tragedia (greca) annunciata.Sarà anche una storia vera ma una regia diversa,più misurata,senza volgari intenzioni scandalistiche o peggio ancora voyeuristiche avrebbe reso questo film molto più vibrante,una storia di eccesso che avrebbe inevitabilmente fatto riflettere.La Moore caratterizza il film con i suoi eccessi come sempre le succede quando non è tenuta a freno da un regista di polso....
regia mediocre per come tratta la materia narrativa.E il regista è soggiogato dalla Moore...
insopportabile quando cerca di dominare la scena con tutti i suoi tic nervosi e manierismi
abbastanza efficace
nella parte del figlio schizofrenico è discreto
belloccia anche se di scarso peso nel film
mediocre
ok
particina
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