Per evitare il servizio militare, Benoît, studente di storia dell'arte, si finge omosessuale e tossicodipendente. Costretto alla visita medica, viene trovato sieropositivo e decide di vivere al massimo gli anni che gli restano. Intriso di un "romanticismo byroniano" (parole sue), dapprima diventa trafficante di droga, poi partigiano in Croazia...
Note
Contestato premio speciale della giuria a Cannes nel 1995, Il film di Beauvois è invece un'implacabile odissea nell'esistenza tormentata e in cerca di senso di un giovane degli anni '90. Philippe Garrel ha diretto non accreditato alcune sequenze della parte girata a Roma, e la sua benefica influenza si sente.
“Il romanticismo non aspetta, supera la morte. La fa accelerare o, al contrario, la rallenta per assaporarne meglio le fasi. Il romanticismo erotizza la morte, come sottolineò Baudelaire con il doppio tema eros e thanatos. L’estetica romantica capta la potenza folle della morte. E’ come una droga che, una volta nelle vene, dilata fino all’infinito la capacità di sentire, gioire e… leggi tutto
La subdola malattia che condanna a morte si trasforma, per il giovane Benoît, in rabbia contro la propria vita. Quell'estrosa energia che prima trovava un armonioso sfogo nello studio dell'arte, diventa un veicolo di autodistruzione, il motore di una smaniosa ricerca di quanto più rischioso e degradante vi possa essere per la sua persona, in senso fisico e morale. Un film coinvolgente, anche… leggi tutto
Dalla domanda classica "cosa faresti se scoprissi che ti rimane poco da vivere?" ci si può aspettare qualsiasi tipo di risposta; una delle più convenzionali possibili è quella che ci spiega qui Xavier Beauvois, regista/protagonista/sceneggiatore (insieme a Emmanuel Salinger, Anne-Marie Sauzeau e Zoubir Tligui) di un'opera che tenta in ogni modo di mettere in scena il tormento e la… leggi tutto
Dalla domanda classica "cosa faresti se scoprissi che ti rimane poco da vivere?" ci si può aspettare qualsiasi tipo di risposta; una delle più convenzionali possibili è quella che ci spiega qui Xavier Beauvois, regista/protagonista/sceneggiatore (insieme a Emmanuel Salinger, Anne-Marie Sauzeau e Zoubir Tligui) di un'opera che tenta in ogni modo di mettere in scena il tormento e la…
“Il romanticismo non aspetta, supera la morte. La fa accelerare o, al contrario, la rallenta per assaporarne meglio le fasi. Il romanticismo erotizza la morte, come sottolineò Baudelaire con il doppio tema eros e thanatos. L’estetica romantica capta la potenza folle della morte. E’ come una droga che, una volta nelle vene, dilata fino all’infinito la capacità di sentire, gioire e…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
Classe 1967, attore, sceneggiatore e regista, Xavier Beauvois è uno dei maggiori talenti espressi dal cinema francese negli ultimi venti anni. Da Nord (1991) a Des hommes et des dieux (2010), il cineasta nato a…
La subdola malattia che condanna a morte si trasforma, per il giovane Benoît, in rabbia contro la propria vita. Quell'estrosa energia che prima trovava un armonioso sfogo nello studio dell'arte, diventa un veicolo di autodistruzione, il motore di una smaniosa ricerca di quanto più rischioso e degradante vi possa essere per la sua persona, in senso fisico e morale. Un film coinvolgente, anche…
Un bello stuolo di sceneggiatori scrittori, hanno accompagnato il debutto di questo regista e attore; un tema che brucia in molte generazioni nei decenni, la persa voglia di vivere e spendere la propria vita in maniera sfiduciata. Il sentimento che potrebbe salvarlo è accaduto troppo tardi o lameno questo viene reputato. Dopo una prima parte sconsolalnte, dal punto di vista della trama,…
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