La recensione su Freedom Writers

di Enrique

8 stelle

https://www.youtube.com/watch?v=Ay9BWM8lwOA

Si comincia dall’omaggiare 2PAC, studiandone la metrica... e chissà dove/quando si finisce.

Ma, a ben vedere, è sufficiente il “come” (ovvero con il sorriso fra le labbra e un po’ di gioia nel cuore).

Potremmo dire: il potere trasformativo (ai limiti del taumaturgico) della scrittura.

Quello cioè, di ricucire gli strappi esistenziali ed alleviare le pene dell’anima.

Si comincia, infatti, dall’impugnare una penna e dal gettare su dei fogli bianchi la propria vita; tutto sé stessi.

Medio tempore, legami di sangue, di razza e di classe si sfaldano, per fare spazio a legami ben più profondi, certamente più autentici e giusti (tali da vincere, finanche, sui rigidi preconcetti di benpensanti e dell’establishment del sistema educativo più tradizionale).

E si finisce - questa è la rasserenante certezza che ereditiamo dalla visione del film - per imparare a vivere in una forma nuova, più evoluta ed appagante.

Muovendo dagli spunti di un ”seminato” (il libro The Freedom Writers Diary, scritto dagli stessi protagonisti del film) che ha nella freschezza e nell’autenticità il proprio punto di forza, il validissimo sceneggiatore R.LaGravenese (prestatosi ormai alla sua 4° regia) ha buon gioco ad infoltire un filone cinematografico prolifico di linfa radiosa e fertile. Anche se l’ossequiosa osservanza dei canoni di tale sottogenere cinematografico (la puntuale, radicale smentita delle più cupe premesse) ha ben donde nel far emergere più di un sospetto sulla genuinità del processo narrativo; ovvero, è l’ingenuità di chi non vuole rinunciare a credere non tanto nei miracoli, quanto nella positiva forza di volontà dell’uomo che potrebbe urtare i prevenuti ed allarmare i diffidenti.

Ergo la visione è decisamente sconsigliata a chi ha perso (o non ha mai avuto) il dono di confidare nelle favole (urbane). In special modo quando (come si scopre solo alla fine) esse hanno più di un sottofondo di verità.

Per tutti gli altri, sarà un vero toccasana.