Regia di David Ayer vedi scheda film
Vivere e cercare di sopravvivere in quel di Los Angeles.Ma il film di Friedkin purtroppo è una chimera irraggiungibile.Ayer ha la fissa per i bassifondi di LA già esplorati con la sceneggiatura di Training day e con il suo film d'esordio Harsh times.Ma se errare è umano,perseverare è diabolico e quindi non ci sono più giustificazioni.Questo Street kings(una volta tanto il titolo italiano che comunquer non c'entra nulla col film è meno dannoso della banalità dell'originale) va a rimestare nel torbido della polizia di Los Angeles:un covo di corrotti.E sai che novità....l'avremo vista almeno un miliardo di volte.Non so perchè ma quando vedevo questo film(una sorta di poliziottesco in abito da sera)mi continuavano a passre davanti agli occhi le immagini di 36 Quai Des Orfèvres di Marchal.Lo spunto è identico,la prospettiva da cui è narrata la storia è diversa.Una squadra di corrotti o presunti tali(c'è una serie ,The Shield che sta raccontando roba simile da parecchi anni)un poliziotto presunto onesto che però non esita a calpestare la legge pur di arrivare al suo scopo,c'è anche un funerale nel mezzo della narrazione che lo accomuna al film di Marchal.Ma allora che cosa ha il film di Ayer che non va rispetto al film di Marchal?La lista è lunga:Marchal disegna personaggi a tutto tondo, ha vissuto realmente queste cose,le racconta in modo superbo e non ha bisogno dei superpoliziotti con superscheletri negli armadi.In più la violenza di certe scene appare quasi liberatoria,come se fosse necessaria e comunque funzionale alla narrazione priva di enfasi.Ayer ha le qualità del ruvido mestierante,dirige anche delle buone scene d'azione rasentando l'estetica CSI ma sono totalmente avulse dal contesto,sono schegge di violenza impazzita che si abbattono isteriche sul copione,si guardano con un filo di divertimento ma poi appena passate si dimenticano in fretta.Così come tutto il film:un concentrato di banalità,di personaggi stereotipati,di dialoghi tagliati con l'accetta.E qui il colpevole è Ellroy autore del soggetto e coautore della sceneggiatura.Il superpoliziotto ammazzando delinquenti e colleghi alla fine matura la convinzione che la polizia in cui lavora è corrotta.E ci voleva tutta questa strage?Serpico(tra le altre cose citato) non ti ha insegnato proprio nulla,eh?
gradevoli le scene d'azione,da dimenticare il resto
un monolite inespressivo
lui al contrario è sempre sopra le righe
con lo stesso doppiatore sembra il dr House in trasferta
trascurabile
l'infermiera personale di Reeves:in scena lo medica sempre
non fondamentale
particina nella squadra di corrotti
insomma,muore subito dopo poche battute
quasi una comparsata
boh
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