Regia di Zak Penn vedi scheda film
Un casinò organizza una supersfida tra i più grandi giocatori di poker al mondo. La posta in premio è di 10 milioni di dollari e i partecipanti sono davvero variopinti: tra essi due gemelli, un professore di matematica, un ex tossico appena uscito da una clinica e un misterioso, glaciale tedesco.
Zak Penn, già sceneggiatore di successo (aveva messo la sua firma, tra gli altri, anche sui copioni di Last action hero, 1993, e X-men 2, 2003), scende in campo come regista nel 2004 con il documentario Incident at Loch Ness; tre anni più tardi sconfina nel lungometraggio a soggetto con questo The grand, che ha comunque un’attitudine documentaristica e un piglio a tratti televisivo. Come nel suo primo lavoro registico, anche qui ha a disposizione fra gli interpreti Werner Herzog, la cui adesione è sempre garanzia di cinema visionario o per lo meno sperimentale; ma ci sono anche il comico David Cross, Woody Harrelson, Cheryl Hines e Dennis Farina. Pare che il copione – dello stesso Penn e di Matt Bierman – fosse piuttosto aperto e che buona parte delle interazioni fra i personaggi sul set siano state frutto di improvvisazione; di certo il ritmo creato con un buon montaggio e una varietà di caratterizzazioni decisamente definite non è sufficiente a fare di The grand un’opera accattivante e più di tanto interessante. La trama in sostanza non decolla per tutta la prima metà del film (centocinque minuti di durata) e questo non aiuta molto; presumibilmente l’esperienza dev’essere stata più piacevole sul set di quanto traspaia dal prodotto finito, sullo schermo. Dopo questo titolo Penn tornerà alle sceneggiature, per dirigere un nuovo lavoro solo nel 2014, Atari: Game over, un nuovo documentario. 3,5/10.
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