Regia di Marcel Langenegger vedi scheda film
Il timido Ewan McGregor, contabile free lance, conosce il rampante avvocato Hugh Jackman che gli spalanca le porte della perdizione favorendo il suo ingresso in una lista telefonica di altolocati personaggi. I quali, nel più assoluto anonimato, si incontrano per del sano e ricco sesso. Quando il tapino viene contattato da Michelle Williams, però, si innamora a prima vista. Quando lei viene rapita, ovviamente, perde la testa. Ed è allora che si rifà vivo il diabolico mentore… Come recita il titolo originale, Deception, è l’inganno il motore dell’azione, ben servito in tutti i suoi risvolti narrativi (alcuni prevedibili) dai tre protagonisti (Jackman è anche produttore). L’inizio sembra un remake occulto di Cattive compagnie di Curtis Hanson, poi si scivola nel più convenzionale thriller a scatole cinesi, il tutto fotografato ad hoc da Dante Spinotti (che compare in un cameo; è il tedesco incrociato per le scale, ma si scoprirà che è italiano e si chiama Moretti!). Professionismo solido al servizio di un regista, Marcel Langenegger, ex pubblicitario (e un po’ si vede). Sorprende che gli uomini e le donne al centro della scena siano tutti terribilmente antipatici e moralmente ambigui (per non dire di peggio), e forse questa è la cosa più interessante del film.
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