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Australia

Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Australia

di mmciak
6 stelle

"Australia" diretto nel 2008 da Baz Luhrmann,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge nel periodo che precede la seconda
guerra mondiale,e racconta che in Australia, una
aristocratica inglese eredita un gigantesco ranch,
e si trova a dover fronteggiare un complotto ordito da un altro
proprietario terriero che vuole prendere possesso delle
sue terre e del suo bestiame.

Per salvare le sue proprietà è costretta a venire a patti
con un rude allevatore locale, che acconsente ad
accompagnarla con una mandria di 1500 capi in un viaggio
attraverso le terre più ostili dell'outback.

Il Film prodotto dalla 20th Century Fox e dal regista
Baz Luhrmann, al suo 4° Lungometraggio e questo
rappresenta il suo lavoro più ambizioso perché
fa un omaggio alla sua terra che è appunto
l'Australia, con un Budget di 130 Milioni
di Dollari, dove si conferma un gran
narratore e esteta.

Il regista arrivava dal Musical "Moulin Rouge!"
di ben 7 anni prima (2001), e si affida ancora
alla splendida Nicole Kidman e al grande
Hugh Jackman, Australiani anche loro.

Quello che mi ha spiazzato inizialmente
è l'ironia iniziale, perché ti sembra essere
entrato in un "Fumettone" molto colorato,
con il viaggio che fa Lady Sarah Ashley,
dall'Inghilterra all'Australia, incontrando
gente bizzarra, e prendendo una piaga
quasi grottesca.

Anche il personaggio di Drover che interpreta
Jackman, quando si vede la prima volta,
il regista fa la citazione di Sergio Leone,
e fa il verso a Clint Eastwood, con primi
piani degli occhi e sigaro e con frasi tipiche
sue, come:"Porca vacca!" che viene ripetuto
per tutto il Film.

Comunque la svolta arriva dopo con il licenziamento
di Neil Fletcher, che innesca un complotto contro
di lei, perseguitandola e mettendoci i bastoni tra
le ruote, anche invertendo il suo destino diventando
potente, magistralmente interpretato da David Wenham,
che riesce a farsi odiare dallo spettatore.

Il tutto narrato nella voce di un bambino aborigeno
mezzosangue di nome Nullah, figlio della sua domestica Daisy,
che è il primo che accusa Fletcher di tante cose, a partire
dall'acqua del mulino,interpretato bene dal piccolo Brandon Walters.

Ma quello che salta all'occhio, come poi tutti i lavori
di Luhrmann, è la cura estetica della pellicola,
che è a un livello maniacale, risultando gradevole
e affascinante anche per questi campi lunghissimi,
con la miscela dei generi, perché a un certo punto prende
anche la via Western quando portano il bestiame
in questo capo terriero, stando attento al dettaglio.

Insomma una buona prima parte riuscita e spiazziate,
anche se nella seconda, allo scoppio della guerra,
diventa tutto molto prevedibile e classico,
e sembra omaggiare quei Film degli anni '50
d'amore, e viene molto citato:"Il Mago di Oz",
anche con delle scene del famoso Film al Cinema.

Le scene che mi sono rimaste impresse sono quelle
dove i bisonti corrono nella prateria, spaventati dal fuoco,
e anche il bombardamento, anche se realizzato troppo
in Computer grafica.

Da segnalare la direzione degli Attori, dove figurano
anche:Bryan Brown, Bruce Spence, Jack Thompson, David Gulpilil,
Ben Mendelsohn, Jacek Koman e Bill Hunter.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la splendida
Fotografia di Mandy Walker, interessante montaggio
di Dody Dorn, che sa utilizzare, senza esagerare
con i rallenty, le musiche di David Hirschfelder
e le maestose scenografie di Catherine Martin,
che rendono una buona messa in scena e
ricostruzione del periodo.

In conclusione un Film gradevole,
dove Luhmann fa un omaggio alla sua terra,
facendo il suo lavoro più ambizioso,
e mischia i generi finendo con l'epico
e lo spettacolare, anche se dopo una buona prima
parte sorprendente per l'ironia e l'aria da fumetto,
la seconda prende la piega di un Kolossal epico,
tra il Western e il melò dove intorno c'è un complotto
verso di lei, e tifando per i protagonisti, e dove
diventa tutto prevedibile fino all'aspettato
"Happy End", e finisco con il dire che
Luhrmann ha fatto di meglio.

Il mio voto: 6,5.

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