Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film
Un polpettone indigesto. Qui Luhrmann ha perduto il senso e la dimensione del suo cinema per propinarci un bignamino di luoghi comuni. Un disastro annunciato che non immaginavo di proporzioni così gigantesche fasullo e inutile, logorante nella sua infinita lunghezza privo di emozioni (non c'è nulla che non sai già come andrà a finire).
C'è molta "magia" in questa pellicola ( mi correggo: se ne parla e si "sperpera a vanvera" fin troppo) ma è davvero poco "magico" il tutto: un polpettone indigesto lungo e tedioso dove Luhrmann ha perduto il senso e la dimensione del suo cinema per propinarci un bignamino di luoghi comuni citazionistici e vuoti per riempire digitalizzandolo il lungo calvario "fuori tempo massimo" di una pellicola che non ha senso e non ci (mi) interessa, non è nemmeno "grandiosa" nella sua (troppo) ingenua e risaputa ovvietà... un disastro annunciato che non immaginavo di proporzioni così gigantesche fasullo e inutile, logorante nella sua infinita lunghezza senza emozioni (non c'è nulla che non "sai" già come andrà a finire). Persino falsamente populista... con quel finalino che dovrebbe far indignare quelle "generazioni perdute" così biecamente utilizzate senza costrutto alcuno. Non ci siamo... non ci siamo proprio... retorico e tronfio vuoto e insapore.
... sarò cinico: si può semplificare con un laconico: e vissero felici e contenti. Il bene trionfa, i cattivi muoiono, il progresso avanza, le conquiste sociali "preannunciate" e pompate come in uno spot propagandistico.
... il "bieco" uso che fa del "Mago di Oz "e della sua canzone principaele
Irriconoscibile e irritante. Nemmeno tecnicamente lo assolvo perchè il digitalizzato è così evidente che mi allibisce e sconcerta, toglie quel minimo di credibilità che sarebbe per lo meno necessaria in operazioni di questo tipo per creare un pò di "emozione" illusoria che qui latita completamente
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