Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Roboante e fracassone sin dalla prima sequenza (carnascialesca e pirotecnica nonostante trattasi di un funerale), l'Anno del dragone è un film gradevolmente sopra le righe, sanguigno e assolutamente schierato (le battute e i monologhi del protagonista arrabbiato col sistema e incaponito a sacrificarsi per l'annientamento del marcio portano sullo schermo la voce stessa del regista). Cimino, all'epoca autore in buono stato di salute, prende di petto o denuncia le gang, la mala, i rapporti tra le etnie, i traffici illeciti, il mondo della droga ad alto livello, lo scontro tra culture e generazioni, il pesante ruolo dei media, la corruzione delle forze dell'ordine, il capitalismo sfrenato, la crisi della famiglia. In buona sostanza il suo ritratto dell'America. Sentire Rourke doppiato da Ferruccio Amendola costituisce tutt'oggi per il sottoscritto fonte di spaesamento, essendo convinto di veder materializzarsi sullo schermo le fattezze di Pacino, De Niro o Stallone. Visto almeno tre volte.
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