Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Dal mio blog:
Negli anni 80 non sapevo chi diavolo era Michael Cimino, che era uno di quei registi che hanno fatto fallire la United Artists, che la sua carriera era al capolinea no, non sapevo nulla, siccome ai tempi per via di 9 settimane e mezzo, film che agognavo vedere c'era Mickey Rourke, ed era anche in questo film, lo vidi con tutta la famiglia, all'epoca avevamo la tele in cucina e quando si cenava si guardavano film.
L'Anno del Dragone fu uno di quei film che vidi insieme ai miei genitori e mio fratello buonanima, anche per via dell'amore di mio padre per il cinema orientale, questo ovviamente non è un film di un regista orientale, ma l'ambientazione lo è.
Rivederlo mi ha dato una grande emozione, sia perché ho rivisto uno dei primi film che ho visto da ragazzina, sia perché ho finalmente ricordato un film ripescandolo dal dimenticatoio dove era finito.
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Continuando la recensione scritta per filmtv stavolta...
L'Anno del Dragone racconta le gesta di Stanley White, un poliziotto di poche parole e molti fatti, che intende slegare i poliziotti dal patto che hanno fatto con la triade cinese e far loro la guerra.
Sarà una guerra senza esclusione di colpi, perché la giustizia deve essere giustizia, e non può fare affari coi mafiosi cinesi.
Stanley White è anche uno tosto, razzista, maschilista, non ci pensa due volte a fare il culo a chi viola la legge, però allo stesso tempo nonostante sia sposato e ha dei pregiudizi sui cinesi, comincia una relazione con una giornalista cinese.
Apparentemente potreste pensare che sia un film razzista, ma non lo è.
Prima di tutto perché Cimino stavolta ci pone davanti alla realtà dei fatti, che il razzismo è un cancro che difficilmente se ne andrà, bisogna conviverci, che lo vogliamo o meno, e l'america, la terra delle grandi opportunità è intrisa da questi pregiudizi.
Un film realista, che non vuole dare il contentino al pubblico, ma sbattergli in faccia la realtà della vita, che non è affatto tutta rose e fiori, è di questo che parla questo film.
Mickey Rourke ci regala una grandissima interpretazione, per un film - che è il primo che ho visto di Cimino - ancora oggi attuale e sincero, anche con protagonista un poliziotto cazzuto come Stanley White.
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