Regia di Jeff Tremaine vedi scheda film
La domanda non vuole sollevare una questione morale né etica. La domanda è: fa ridere? Fa ridere una donna anziana piuttosto malmessa che con nonchalance entra nuda in un bar? Fa ridere un pene camuffato come un topolino e manovrato dall'alto per stimolare l'aggressività di un serpente? Fa ridere uno che prende un dildo nel sedere facendoselo saettare a 80 km orari? Fa ridere un ciccione che si fa fare uno shampoo di escrementi direttamente elargiti dagli sfinteri di un suo amichetto? E un uomo che per scommessa si mangia la cacca fresca di cavallo fa ridere? E uno che si sgargarozza un bicchierone di liquido seminale equino? Il "cinema" scatologico e pelvico di Jeff Tremaine e dei suoi sballatissimi stuntmen, votati alle imprese più demenziali e disgustose, arriva al cinema direttamente dai successi riscossi su MTV. L'emittente televisiva, non contenta di avere coventrizzato lo scenario musicale a colpi di videoclip, riducendo il pubblico a un ammasso di ectoplasmi inconsapevoli, licenzia il secondo episodio con il consueto campionario di scorribande a suon di scurrilità, acrobazie dell'inutile, automutilazioni, coprolalia e coprofagia, bestemmie. I record del cinema trash, quelli da due parolacce al minuto di certi cinepanettoni, vengono polverizzati da questo campionario immondo che desta un solo interesse: quello di capire chi siano i suoi estimatori. Con una raccomandazione a questi ultimi che è involontariamente un paradosso pedagogico: che non si arrischino a ripetere le imprese.
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