Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
In Bruges si regge su un sottilissimo equilibrio: l'intenzione dell'esordiente Martin McDonagh è quella di mostrare il lato umano di 3 assassini ponendone al centro i sensi di colpa e i conflitti interiori, ma evitando pesantezze, anzi alleggerendo il tutto con dosi massicce di gelida ironia. La scommessa è rischiosa, ma la commistione di generi (noir, thriller, commedia e grottesco) che ne esce fuori è talmente avvincente da lasciare a bocca aperta. La trama se vogliamo è semplice e fors'anche prevedibile, ma la mano sapiente del regista, i dialoghi freschi e taglienti, e la convincente prova degli attori (ottimo Gleeson, perfetto Farrell, mefistofelico Fiennes seppur un po' troppo sopra le righe per esigenze di copione) ne fanno uno dei migliori film dell'anno, sicuramente il miglior esordio: forse è nato un nuovo autore...
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