Regia di Luca Biglione vedi scheda film
"Ultimi della classe" diretto nel 2008 da Luca Biglione,
devo dire che è inguardabile.
La storia si svolge a Roma e racconta di Michele che è un giovane
imbranato a scuola e negato con le ragazze,e per questo
ha aperto un blog che scrive delle sue avventure.
I genitori per come va male a scuola lo ritirano dalla scuola e lo affidano
alle cure di una professoressa privata con l'obiettivo di fargli almeno passare l'anno.
Il Film è prodotto dalla "Devon Cinematografica" in collaborazione
con la "Dania Film" e la "Surf Film" e in mezzo anche RAI CINEMA,
ed è il primo lungometraggio del regista Tv Luca Biglione
e speriamo l'ultimo,e rappresenta di rinvigorire i fasti della
"scollacciata" ma non solo e di realizzare un "nipotino"
dei Film di Brizzi,ma deraglia vertiginosamente perché
la regia è inesistente come la sceneggiatura,che è completamente
vuota,sfilacciata e approssimativa con dei dialoghi imbarazzanti.
Il suo obbiettivo,per quello che ho capito,
è descrivere il mondo giovanile,ma anche di
far tornare i tempi della amata "Commedia scollacciata",
e infatti nel soggetto c'è Luciano Martino (anche
produttore),ma si ha la sensazione di essere fuori
tempo massimo,e poi è troppo una scopiazzatura
di "Notte prima degli esami" perché si svolge
sempre nell'ambito scolastico,con tanto di
"Insegnante",l'ho scrivo tra virgolette perché
il Film di Cicero è molto citato.
Il problema che vedi roba fritta e rifritta con l'amica
del cuore che è innamorata del protagonista,
che poi le piace un altra,che è la gnocca della
classe,e anche che cita la "scollacciata"
anche male,e ti chiedi dove sono Banfi
e Vitali,che forse se venivano ingaggiati
veniva meglio.
Infatti,dopo i titoli di testa,quando comincia c'è la voce narrante che
parla del protagonista (ancora!!!Non se ne può più!)
e dopo ben 30 minuti già non c'è la fai
più,e ci sono momenti e accadimenti per allungare il brodo,
e l'unica cosa riuscita e che annoia e non fa ridere e
ti accorgi di essere davanti a un Film senza capo né coda,
e perdi l'interesse per la vicenda.
Tra l'altro il protagonista Michele è interpretato
da uno "Di notte prima..." che è Andrea De Rosa,
che fa il ragazzo di oggi che è il solito sfigato
con un blog,che studia poco,e i genitori
gli fanno fare lezioni private e da chi?
Ma dall' "insegnante" Barbara interpretata
dalla splendida Sara Tommasi,che il suo personaggio
ha fatto un calendario e Michele gli fa stringere
un patto,che se lui impara le lezioni,lei gli fa
le posizioni di quest'ultimo e lo fa solo per
avere la "supplenza annuale" promessa dal preside,
interpretato da uno sprecato Marco Messeri,
e ti domandi come siano capitati in tale operazione,
ma forse dovevano pagare il mutuo.
Però una cosa è sicura Sara Tommasi,
pur quanto sia bella,non vale la Edwige Fenech
dell'epoca,anche se poi forse diventa con gli spogliarelli
l'unico interesse di tutto il complesso.
Addirittura nel Film c'è una canzone di Antonello Venditti
che è:"Nata sotto il segno dei pesci",come già aveva fatto
Brizzi,insomma sembra davvero plagiato.
Comunque la tristezza e che ti domandi dove sia
finito il Cinema Italiano,in mano a gente che
non sa scrivere neanche le Commedie,
perché il Film affonda nei vuoti di sceneggiatura
e sprofonda nel marasma generale e si nota questo
perché è tutto messo alla rinfusa e girato
a livello amatoriale.
Nel Cast figurano oltre i citati un buon Cast
femminile perché sono volutamente tutte belle
e dove spicca una splendida Giulia Gorietti,
che da sola buca lo schermo,Clizia Fornasier-
Nathalie Rapti Gomez-Azzurra Mastrangelo-
Cecilia Sagnelli-Francesca Nunzi e Chiara Sani.
Poi ci sono anche:
Ludovico Fremont-Marco Iannone-Gianni Garofalo-
Valentino Campitelli-Marco Battelli-Enzo Saturni-
Enio Drovandi e Giacomo Gonnella.
In conclusione un inguardabile e imbarazzante Film,
che è l'emblema della schifezza,
dove quello che domina è la noia e che ancora
più grave e che non fa ridere e non coinvolge,
e non vedi l'ora dopo 30 minuti
che arrivano i sospirati titoli di coda.
Insomma una pellicola girata a livello amatoriale e
inconcludente,dove l'Italia è descritta
in un modo allucinante, e tutto il complesso è un guazzabuglio
dove è tutto piatto,diventando un disastro generale,
e ti domandi perché soldi pubblici della
RAI vengono spesi per prodotti del genere.
E dopo la visione ti sembra di avere perso
tempo,ti continui a domandare dove è andato a finire il
Cinema Italiano,perché se è ridotto così
c'è poco da stare allegri.
Il mio voto: 1.
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