Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Era il momento di massima popolarità per Walter Chiari: solo quell'anno girò otto film, tre dei quali con Mattoli (notoriamente uomo di saldo mestiere, impegnato però in opere non troppo sofisticate), ma anche Ok Nerone (sempre di Soldati) e Bellissima di Visconti; alla vetta della fama si aggiunga la relazione con Lucia Bosè: difficile immaginare un periodo migliore nella carriera, pur fortunata, dell'attore. La consistenza di questa commedia è scarsa, nonostante sulla sceneggiatura compaiano firme di ottimo livello come quelle di Steno, Monicelli, Enrico Blasi e Bernardino Zapponi; d'altronde il prodotto finale non doveva nè poteva essere altro che un veicolo per la verve della comicità del protagonista, a cui si aggiungevano alcune solide spalle (Aroldo Tieri, Virgilio Riento) e naturalmente le grazie della Bosè, fra l'altro Miss Italia 1947 a soli sedici anni. Pertanto non sorprende se il risultato complessivo non è nulla di eccezionale, anzi si tratta della solita (garbata) commediola fatta di equivoci e personaggi monodimensionali (il cattivo, le bella, l'ingenuo). E' l'amor che mi rovina è anche il titolo di una canzone, popolare all'epoca, contenuta nel film e scritta da Mario Nascimbene. Per le acrobazie sulla neve sono stati impiegati i maestri di 'ski' (sic) del Sestriere. 4/10.
Un impacciato commesso viene spedito a Sestiere per consegnare un anello. A sua insaputa, nell'anello è contenuto un liquido esplosivo potentissimo. Ma una volta giunto sulle nevi, il ragazzo incontra la bella Carla, maestra di sci, e se ne innamora...
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