Regia di David Von Ancken vedi scheda film
Peccato davvero per quella ultima mezz’ora in cui si accavallano ambienti angelici a strani personaggi e che cerca pretenziosamente un simbolismo troppo didascalico e non bisognoso di esistere. Bastava rimanere sulla scia della prima sequenza, fatta di immagini più che di parole, più carnale (ma concreto) che metafisico (ma evanescente).
Peccato davvero per quella ultima mezz’ora in cui si accavallano ambienti angelici a strani personaggi, guru di saggezza, che dispensano perle e insegnamenti ai due volti di uno stesso popolo, di una nazione che si è combattuta producendo solo odio e rancore, o semplicemente danno libero sfogo alle loro coscienze sporcate dalla sete di vendetta. L’ultima mezz’ora, dicevo, che smussa gli spigoli, edulcora la precedente ora e mezza davvero spietata, non tanto nelle azioni quanto negli intenti, e che cerca pretenziosamente un simbolismo troppo didascalico e non bisognoso di esistere. Bastava rimanere al livello dei personaggi e non elevarsi, sulla scia della prima sequenza, fatta di immagini più che di parole, più carnale (ma concreto) che metafisico (ma evanescente). Un consiglio filmico che nasce quindi dai propositi e dalla messa in opera degli stessi, nonostante gli scricchiolii di un finale in cui lo spirito autoriale tenta di prendere il sopravvento.
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