Regia di Andy Fickman vedi scheda film
Per capirci, se fosse una storia italiana sarebbe una storia pallonara, magari con il protagonista a rappresentare un’immaginaria via di mezzo fra Materazzi e Adriano: duro e determinato in campo, mondano (eufemismo) dall’happy hour in avanti. Nella favoletta Disney, zucchero, miele e poco peperoncino, il pallone è ovale e la giostra gira intorno alla sorpresa che un campione di football, quarterback dei Boston Rebels, un giorno si trova sull’uscio di casa: una bimbetta da cartone animato (con petulante doppiaggio italiano) che dice di essere sua figlia e che ovviamente porta lo scompiglio nelle giornate da divo glamour sciupafemmine. Segue tutto un repertorio di prevedibili imprevisti, divagazione sul genere Tre uomini e una culla, comicità slapstick tra tuffi in piscina piena di schiuma e cagnetti agghindati col tutù. Il cine-Plasmon, vietato ai maggiori di 14 anni, prevede poi che il gigante buono Dwayne “The Rock” Johnson, ex campione di wrestling sulla via dei forzuti bambocceschi, tipo Schwarzy e Vin Diesel, alla fine capisca quanto sia meglio mettere la testa a posto: canta stile Elvis e si trova a meraviglia con le bambole e le favole delle buonanotte. Buonanotte, appunto.
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