Regia di Andrew Lau vedi scheda film
Negli Usa è apparso al Festival di Palm Beach per poi finire la sua carriera in dvd. Da noi hanno atteso Ferragosto. Una volta bruciavano i libri, ora decidono cosa è meglio farci vedere. E questo Identikit di un delitto è peggio, secondo loro. Meglio la gratuità della paura, nessuna riflessione in merito. Dietro la tormentata storia di un detective incaricato di monitorare il recupero di ex detenuti colpevoli di reati a sfondo sessuale, si nascondono infatti analisi e temi per nulla rassicuranti. E una profondità di intenti che evidentemente fa paura. L’iperanonimo titolo italiano non rende giustizia a The Flock (letteralmente, il gregge), non un film perfetto ma “altro” rispetto ai pompatissimi Saw&Company. Richard Gere entra nel personaggio, e alla fine dopo tanta sobrietà si galleggia nell’oblio, perché al suo primo film americano Andrew Lau (quello della trilogia di Infernal Affairs) ha messo le mani nella nostra carne. Alterna ritmi tipici del cinema orientale a velocizzazioni da videoclip, e intanto ci regala una pellicola intelligente e un cupo momento di introspezione. Nessuno sconto in questo thriller che rinunciando a un totale disimpegno ci è sembrato finalmente inedito.
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