Regia di David Mamet vedi scheda film
Voleva essere un omaggio all'intreccio giallistico (di cui è maestro) ed al jiu-jitsu (di cui era allievo), questo dell'ottimo Mamet? Riesce in entrambe le missioni, scavallando la tentazione di marzialeggiare in maniera eccessiva, rendendo le inevitabili parentesi combattive quasi marginali, nonostante l'intrigo di base si aggiri tutt'attorno al mondo palestrato, e pervadendo la pellicola di una aurea etica che recepiamo di buon grado.
Non diverremo cinture rosse (e neanche nere), come il protagonista che non sacrifica una virgola al proprio culto dell'etica, ma coltiveremo un casareccio estremismo che ci permetterà di sottoscrivere almeno quattro stellette per questo film dal discreto ed indiscusso appeal.
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