Regia di David Mamet vedi scheda film
La cintura rossa è la massima aspirazione del praticante di ju jitsu.Questo di Mamet è un omaggio molto sentito a un arte marziale molto meno conosciuta di altre e come altre caratterizzata da un rigido codice deontologico.Ma per quanto mi sforzi continua a sfuggirmi la grandezza di questo film che ha scatenato un così grande entusiasmo da parte del recensore di Film tv.Anzi,dirò di più dopo una prima parte che riecheggia del cinema passato di Mamet per la sua indubbia capacità di insinuare dubbi e frugare tra le pieghe dell'animo,prima parte che ho apprezzato moltissimo,la seconda parte assume una forma decisamente più anonima fino ad inciampare in un finale che potrebbe non stonare in un qualsiasi Over the top.Si proprio quella,la gara di braccio di ferro a cui partecipava un Sylvester Stallone col cuore spezzato e col conto in banca in profondo rosso.Mi è sfuggita l'epica della lotta contro poteri loschi e oscuri,il pathos di un finale in cui il buono comunque vince e riesce a fermare coloro che volevano inquinare questa nobile arte marziale.Affiora prepotente il sapore amarognolo del deja vu e sinceramente si resta interdetti perchè pensi che Mamet non ha fatto mai terminare dei suoi film in maniera così lineare,talmente lineare da rendere pleonastica qualasiasi rilettura.Può darsi anche che tutto questo mi sfugga perchè non sono appassionato di ju jitsu,anzi non lo conosco proprio ma non credo che sia solo per questo....
non una delle sue prove migliori
efficace
non male
valida quando deve mostrare la sua fragilità
meno commediante del solito
ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta