Regia di Steven Schachter vedi scheda film
La cosa che dispiace di più di questo "Love shooting" è trovare la firma del bravo William H. Macy in fondo ad una sceneggiatura decisamente poco ispirata ed a tratti dozzinale. Non che al film di Steven Schachter manchi la giusta dose d'ironia o cinismo ma se l'intento è quello di svelare i retroscena delle produzioni hollywoodiane e prima di te hanno detto la loro autori come Altman, Lynch, Levinson, Mamet, Wenders ed altri, il rischio di sembrare superfluo è inevitabilmente altissimo. Uno scotto pagato caramente dalla vicenda di questo simpatico produttore con tendenze suicide che, poco prima di raschiare il fondo del barile, tenata di risalire la china grazie ad un interessante copione scritto dal giovane nipote. Che fare però se nessuno sembra intenzionato a farti girare una commedia storica su Benjamin Disraeli? Semplice: lo trasformi in un action movie medio-orientale con la star del momento. Macy protagonista funziona, ha quell'aria allo sbando e scanzonata per dire e fare quasi tutto eppure è il suo stesso script a metterlo a dura prova quando contamina la farsa con elementi romantici facendolo interagire con una Meg Ryan meno inguardabile che altrove. La coppia funziona poco, la sintonia latita e la loro storia smorza involontariamente i toni dissacranti della satira cinematografica. Non c'è molto altro da dire, alla fine si tratta di un esperimento poco riuscito, di un mezzo passo falso nella filmografia di un interprete d'indubbio talento e valore. Niente più.
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