Regia di Franck Khalfoun vedi scheda film
Il livello (del terrore) è basso, come avrebbe detto Pazzaglia. Altro giro, altro horror da multisala, altrove già uscito da un pezzo in dvd. Altra divagazione sulla paura del buio. Le premesse però c’erano, almeno quelle, visto che il trio di realizzatori francesi in trasferta americana, Khalfoun, Aja, Levasseur, qualche anno fa aveva realizzato, oltre al remake di Le colline hanno gli occhi, anche lo scatenato e sanguinoso Alta tensione. Spunto da corto e dinamiche da videogame, adesso, per raccontare il Natale rosso sangue di una donnina in carriera che la notte della vigilia si attarda in ufficio e rimane bloccata in garage: tutto chiuso e tutto buio, il cellulare non prende e tutti sono a festeggiare. Tranne l’american psycho Wes Bentley (ex American Beauty) addetto alla sicurezza, scortato da un rottweiler, che però non ci pensa neanche un po’ a darle una mano, perché sono mesi che la osserva, pregustando l’invito a cena con delitto. La caccia inizia e la lotta per la sopravvivenza anche, senza esclusione di colpi, ma senza colpi di scena. Anche l’estetica è quella che non si fatica a immaginare, tra il freddo delle luci al neon e le immagini sgranate delle videocamere di sorveglianza. Dialogato, questo sì, da brivido.
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