Regia di Franck Khalfoun vedi scheda film
Un Natale finto horror,in cui anche il rosso del sangue appare posticcio.Il nome tra i produttori di Aja,geniaccio dell'horror francese in attesa di esplosione mi ha incuriosito nei confronti di questo film.Ma la mia curiosità è stata uccisa in pochi minuti,un po'come quel gatto di quel gruppo musicale.Uno spunto come tanti che addirittura viene ulteriormente banalizzato come troppe volte succede.la donna in carriera viene imprigionata nelle spire di un edificio supertecnologico che diviene praticaente un sudario pressurizzato,in più un guardiano di notte psicopatico e che la sta studiando da mesi.Una vigilia di Natale che diventa alternativa ma che finisce come ampiamente previsto.Del resto abbiamo visto ben di peggio che un guardiano psicopatico e il suo fido rottweiler.Quello che dispiace è che quello che poteva diventare una scheggia d'oorore impazzita di claustrofobia diventa un qualsiasi filmetto due camere e garage per teenagers, in cerca di emozioni alla camomilla,finto inebrianti,con meno spargimento di sangue e di violenza possibili.E poco conta il discorso sulla frammentazione dei punti di vista appena accennato dalle immagini sgranate e quasi incomprensibili delle videocamere di sorveglianza usate per studiare i comportamenti della donna in carriera....
non colpisce per personalità,fa il suo compitino
belloccia ma poco altro
l'American ex Beauty e ha fatta pochina di strada
inutile
pleonastica
boh
una comparsata
boh
insomma
ok
ok
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