Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Una nuova minaccia richiede l’intervento di Hellboy: Nuada, principe di un regno dimenticato da millenni, intende risvegliare l’invincibile esercito dorato e conquistare la terra.
Sequel dell’introduttivo film del 2004, questo lavoro di Del Toro provvede a sviluppare maggiormente il retroterra supereroistico del cialtronesco diavolone senza corna. Lo troviamo, quindi, alle prese con problemi di convivenza con la sua “fiammeggiante” compagna e impegnato in continui litigi con i suoi capi. Il personaggio, d’altronde, assolutamente originale nel panorama fumettistico dal quale proviene, nasce alternativo rispetto all’idea comune di eroe che tutti abbiamo in mente. Meno ipocrita, quindi (tutti i tizi in calzamaglia sono in realtà egocentrici e pieni di sé dietro una maschera proba di facciata), ma comunque bisognoso di accettazione e visibilità. Questo semplicistico assunto risulta, probabilmente, l’unico difetto di un film in tutti gli altri aspetti molto spettacolare. Riconduce la trama “extra azione” ad una ripetizione di cliché già visti e situazioni abusate, riproposte in sterile salsa di striminziti predicozzi sull’accettazione del diverso e sul farsi carico delle proprie responsabilità; ma per fortuna sua e nostra, al netto di questa debolezza di scrittura, il talento di Guillermo Del Toro risiede altrove e cioè nella sua capacità di creare paesaggi e personaggi visivamente accattivanti nella loro estetica goticheggiante, in un eccelso senso del ritmo e dell’azione, nel dosare con sapienza gli esuberanti effetti speciali e nel centrifugare il tutto con buoni inserti umoristici. Capacità queste che fungono da valore aggiunto all’ottima caratterizzazione del personaggio data da uno spumeggiante Ron Perlman, impeccabilmente simpatico nei fracassoni panni del protagonista, ottimo incassatore (di pugni e freddure) e capace egli stesso di rifilare tanto botte da orbi quanto battutacce da impenitente diavolaccio.
Discreta.
Buona.
Ottimo.
Graziosa.
Squamato.
Albino.
Simpatico.
Tragica.
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