Regia di Iain Softley vedi scheda film
Fantasy girato in economia rispetto alla media del genere, ambientazione per lo più nell’entro terra ligure (che comunque non ha tanto da invidiare alla Nuova Zelanda) e che offre meno di quanto promette.
Infatti, l’idea di avere un protagonista in grado di portare nel mondo reale i personaggi dei libri che legge a voce alta, aveva fatto volare la mia fantasia ben più in là di quanto poi non abbia mostrato il regista, Softley.
Invece la storia, per quanto abbastanza piacevole e scorrevole, è decisamente troppo lineare ed in alcuni momenti anche un po’ pasticciata nella rappresentazione con alcuni inciampi sul percorso piuttosto evidenti e continui sali e scendi nel livello del ritmo.
La qualità migliore rimane così la caratterizzazione di due vecchi volponi della scena; la Mirren, sempre elegante ed abile nella parlata, e Broadbent che risulta abbastanza ilare nei panni dello scrittore che si ritrova di fronte i suoi amati personaggi.
Anche Bettany mostra le sue usuali qualità, mentre è purtroppo Fraser a segnare il passo, non avendo a disposizione un personaggio in grado di essere stupido al punto giusto, fa davvero fatica ad imporsi.
Per il resto è tutto il film a lasciare l’ampia sensazione che si potesse fare decisamente di meglio, a parte qualche ingresso, un po’ troppo sporadico e fugace a dire il vero, da altre storie note (il coccodrillo di Peter Pan, la casa de “Il mago di Oz”, uno dei quaranta ladroni), la fantasia vola a livelli medio bassi.
Effetti speciali poi molto contenuti e presenti per lo più nella parte finale (l’ombra non è malaccio) che, tra l’altro, regala il consueto “e vissero tutti felici e contenti” che comunque non mi è dispiaciuto.
Peccato, in ogni caso, abbastanza godibile anche se per nulla consigliato in quanto in giro c’è molto di meglio in materia.
VOTO : 6,5/10.
Altalenante, in alcune situazioni è davvero povero di idee, in altre, soprattutto nel finale è un pò meglio, si salva con l'aiuto degli attori ai quali lascia il giusto spazio.
Credevo potesse essere il punto di forza del film, invece il suo personaggio non è abbastanza "idiota" per sfruttarlo stile "La mummia".
Un pò monocorde.
Un cattivo senza acuti, Gollum era tutta un'altra cosa.
Abbastanza convincente.
Trasmette bene la gioia e lo stupore del suo personaggio che vede comparire davanti a se i personaggi del suo libro.
Ilare.
Strappa diversi applausi dominando la scena con buone battute ed un fare che funziona.
Certo qui è in gita ma è sempre un piacere vederla giganteggiare.
Sufficiente.
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