La recensione su Feast of Love

di supadany

6 stelle

VOTO : 6.

Messa in scena di una variegata gamma di questioni sentimentali, ma questa volta Benton non è riuscito a scavare a dovere, rimanendo quasi sempre sulla superficie delle cose.

Così un amore lesbico apre la vicenda, ma viene precocemente, e completamente, abbandonato (mi pareva la cosa più interessante da perseguire), l’uomo di una delle due si rifà una nuova vita sentimentale (ma non sarà come in apparenza semplice), due giovani si amano pur nelle difficoltà di una vita senza sbocchi sicuri, e su tutte vige il mentore Freeman che dispensa consigli e vive la sua storia ormai straziata dalla precoce morte dell’unico figlio.

Tanta carne al fuoco, ma lo sguardo rimane sempre troppo perimetrale, la vicenda è ricca di accadimenti, ma la passione non traspare più di tanto, se non per brevi frangenti.

Soprattutto si perde di efficacia quando la storia si complica e le vicende dei personaggi si accavallano, all’improvviso il ritmo muta in maniera troppo repentinea e troppe situazione sono solo mostrate senza i necessari approfondimenti (ad esempio il terzo matrimonio di Kinnear ed il precedente abbandono subito),

La visione scorre comunque con una certa leggerezza e non annoia, i momenti migliori sono dati dalle considerazioni del personaggio di Freeman che dall’alto della sua anzianità dispensa consigli e saggezza.

Purtroppo vi è un po’ troppa approssimazione, insomma mi sarei aspettato uno sguardo più completo ed esauriente, troppe strade vengono intraprese ed abbandonate, ma in ogni caso rimane una pellicola abbastanza godibile.

Sufficiente e niente di più.