Regia di Denzel Washington vedi scheda film
Mi è piaciuto questo film biografico basato sulla vera storia di Melvin B. Tolson, un professore del Wiley College nel Texas. Affronta tematiche magari (anzi, sicuramente) già note in generale ai più, perché affini a tante altre opere ambientate nel medesimo contesto, ma ha il coraggio di un approccio impopolare alla materia. Infatti, si caratterizza soprattutto mediante un'animata eloquenza.
La sua ostentata verbosità non mi ha intimidito né infastidito. Peraltro posso asserire senza mentire di non essermi annoiato. Le scene forti non mancano, s'intende, e la tensione drammatica contribuisce senza dubbio a mantenere desta l'attenzione, anche quando è soltanto latente, nei momenti più compassati. Oppure è forse proprio il potere stesso della parola a essere in grado di conquistare.
I personaggi manifestano il giusto carattere e sono interpretati con appagante soddisfazione dal cast, in particolare i quattro principali. Denzel Washington (Melvin B. Tolson) si riserva il ruolo carismatico. Nate Parker (Henry Lowe) riesce a bucare lo schermo. Jurnee Smollett (Samantha Booke) rivela di avere talento. Denzel Whitaker (James L. Farmer Jr.) dà prova di sicura intensità. Non ci si potrà non affezionare alla loro causa, dati poi i suoi innegabili presupposti morali.
Un film in sé discreto, se si consegue la bontà complessiva è unicamente grazie alla splendida colonna sonora del celebre James Newton Howard. Un nome una garanzia. Non è mai invasiva, lo sottolineo, bensì funzionale.
USA, 1935. Melvin B. Tolson, poeta e professore al Wiley College in Texas, tradizionalmente frequentato da neri, ispirò i suoi studenti a formare un gruppo di dibattito per competere nelle gare intra-universitarie nazionali. I quattro accuratamente scelti tra i 360 partecipanti erano: Henry Lowe, salvato dal docente da un possibile omicidio; Samantha Booke, prima e unica donna; James L. Farmer Jr., figlio dell'illustre professor Farmer; Hamilton Burgess. Furono i primi a utilizzare il dibattito come arma contro la discriminazione razziale.
Altro prezioso tassello da aggiungere alla prestigiosa carriera di James Newton Howard. Possibile non sbagli quasi mai?
Non saprei.
Dimostra di avere una mano sicura e una maturità in un campo in cui non lo ritenevo capace. Mi ha sorpreso.
Melvin B. Tolson, un mentore d'efficace presa scenica.
Henry Lowe, un profilo riuscito. Distinto.
Samantha Booke, brava e bella presenza.
James L. Farmer Jr., un buon comprimario.
James L. Farmer Sr., discreto personaggio di supporto.
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