Regia di Mike Cahill vedi scheda film
Miranda, sedici anni, vive sola, mantenendosi con un lavoretto da McDonald’s. Ha padre e madre, ma fa credere a entrambi, e anche ai servizi sociali, di vivere con l’altro genitore. All’improvviso torna a casa il padre, che per lei è sempre stato solo “Charlie”. Dimesso dopo due anni di ospedale psichiatrico, non si è mai preoccupato molto di lei. O meglio, l’ha fatto a modo suo, da musicista, sognatore, freak. Torna da lei carico di aspettative su un ipotetico tesoro spagnolo di cui ha letto nelle sue lunghe giornate di ricovero. Miranda prima lo contesta; poi lentamente, si lascia affascinare dall’amorevole potenza di quel miraggio. Michael Douglas e Evan Rachel Wood sono padre e figlia credibilissimi per questo film assurdo, incredibile prima ancora che onirico. Una storia apparentemente esile, poggiata su una sceneggiatura curata (dello scrittore Mike Cahill, qui alla prima regia) e vagamente ispirata ad alcuni motivi della Tempesta shakespeariana. Colpisce l’atmosfera magica, rarefatta, e l’amore per una California agreste delle origini, solo evocata (i produttori sono gli stessi) in Sideways. È un piacere immaginare che Charlie il pazzo sia il Gordon Gekko di Wall Street, finalmente abbandonato a sogni più degni.
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