Regia di Mike Cahill vedi scheda film
Un'eccentrica fiaba, oserei dire. Impressione resa ancor più manifesta già a partire dal titolo inglese, King of California, letteralmente Re della California. Non so quanto sia corretto classificarlo nel genere commedia, perché vi convivono almeno due anime. La prima, incarnata da Miranda (Evan Rachel Wood), è seria, malinconica e drammatica. La seconda, sfociata in Charlie (Michael Douglas), è comica, grottesca e folle. Talvolta si ride, in effetti, ma è forse più un umorismo nero. Vi è un solo attimo di intensa gioia, a sorpresa, in un colpo di scena che è però meglio non disvelare, onde evitare di rovinare la visione.
La storia può sembrare assurda, surreale, e a voler essere sinceri ciò corrisponde alla verità. Devo riconoscere che l'inizio non è dei più promettenti. L'effetto è straniante e di conseguenza si teme il peggio. Tuttavia, se si avrà la determinazione di resistere, gradualmente dovrebbe riuscire a convincere, una volta entrati nella giusta ottica della sua logica un po' bislacca. La stravaganza dell'opera si riflette in particolare nei toni della colonna sonora, che esalta e accentua il senso quasi amaro del "ridicolo" di certi frangenti. E questo potrebbe nel contempo rivelarsi pregio e difetto. Buoni comunque i personaggi e ben calati nella parte i due attori nei ruoli principali, nella riuscita costruzione del rapporto padre-figlia.
Questa novella versione del Don Chisciotte della Mancia ambientato ai nostri giorni, nonostante i suoi limiti, a mio giudizio si dimostra infine una gradevole avventura, per chiunque fosse ancora disposto a sognare. Promosso in riconoscimento all'originalità. Voto: 3,5/5.
Miranda ha solo sedici anni e nella sua vita ha già dovuto affrontare parecchie delusioni. Abbandonata dalla madre, lasciò la scuola per lavorare in un McDonald e mantenersi mentre il padre, Charlie, era in cura presso un ospedale psichiatrico. Quando il genitore torna infine a casa, Miranda è costretta a dire addio alla quiete: egli è convinto che nel loro quartiere sia sepolto il tesoro scomparso di un esploratore spagnolo. La figlia, per quanto scettica, si ritroverà coinvolta nelle follie e grottesche ricerche di Charlie.
Il compositore, tale David Robbins, si è davvero scatenato, dando libero sfogo alla sua singolare inventiva.
Rischierei di stravolgerlo.
Charlie, il padre, un'interpretazione vigorosa e di sincera efficacia.
Miranda, la figlia, dolce e aggraziato personaggio di supporto.
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