Regia di Mike Cahill vedi scheda film
Charlie è il padre, soffre di disturbi bipolari e ha passato gli ultimi due anni in un ospedale psichiatrico. Miranda è la figlia, si è trovata a 15 a dover fare tutto da sola e ora il ritorno del padre la spiazza. Bisogna trovare un nuovo equilibrio, e non sarà semplice.
"Alla scoperta di Charlie" (lunga la strada dall'originale "Re della California"...) è un film insolito e ottimamente recitato. Lo dirige Mike Cahill (solo omonimo del regista di "Another earth"), un nome che dopo questo film non è ancora ricomparso nelle cronache.
La situazione in cui i due protagonisti si trovano è tragica, ma le follie di Charlie in più di un'occasione suscitano anche della sane risate: il merito della riuscita di questa pellicola (sì, è decisamente riuscita) è tutto nelle capacità dei suoi attori. Se da Michael Douglas ci si poteva aspettare una prova di livello (e il matto gli riesce molto bene, forse a volte esagere un pochettino però), la vera sorpresa di questo "Alla scoperta di Charlie" è sicuramente la giovane Evan Rachel Wood, qui in uno dei primi ruoli importanti.
I loro duetti meritano la visione (e il consiglio è di recuperarli in lingua originale), nonostante la sceneggiatura a volte prenda delle deviazioni criticabili: quando si sceglie la vena della follia e si inventa un personaggio come Charlie il rischio concreto è quello di esagerare. E lo script di Cahill non è esente da questo rischio (la caccia al tesoro era inevitabile?), ma la faccia di Douglas e la maturità della Wood compensano.
Simpatici gli inserti animati.
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2012/02/alla-scoperta-di-charlie-king-of.html)
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