Regia di Julien Leclercq vedi scheda film
Non ho molto apprezzato questo film, un poliziesco di ambientazione fantascientifica. Il film racconta due storie inizialmente slegate l'una dall'altra, che s'intrecciano null'ultima parte della visione. In una Parigi del prossimo futuro, un poliziotto, violento e determinato, cerca vendetta per la moglie/collega uccisa durante un'operazione, ed una dottoressa esegue nella propria clinica oscure operazioni sulla memoria di una ragazza. Gli eventi, apparentemente slegati l'uno dall'altro, trovano spiegazione nella fase conclusiva. La frammentarietà dell'azione e la complessità della trama, dovrebbero, nelle intenzioni del regista, sostenere l'interesse dello spettatore; per questa operazione non è riuscita, perchè tali caratteristiche non sono sostenute da recitazioni degne di nota (il protagonista poliziotto, ombroso e violento, non regge il confronto con altri "illustri predecessori" - esempio, il "Christini" del Dobermann) o ambientazioni evocative, riducendosi esse a pochi esterni di una Parigi del futuro, percorsa da macchinoni a logo Renault, e molti tristi interni della clinica con i suoi macchinari complessi, di appartamenti ipertecnologici, di una stazione di polizia. La fotografia è "fredda", così come il futuro immaginato nel film, il quale non sfugge ai luoghi comuni del genere: al progresso scientifico, non corrisponde l'evoluzione morale dell'umanità, essendo ancora schiava di sentimenti "malati" o avidità. Colonna sonora trascurabile.
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