Regia di Peter Yates vedi scheda film
La storia narrata in Krull è semplice semplice: vede contrapporsi il bene al male in maniera quasi manichea (anche se, bisogna ammetterlo, tra le fila dei coraggiosi si trovano un gruppo di furfanti e persino un mostruoso ciclope). La vicenda ricalca i topoi della fiaba avventurosa: rapimento della fanciulla, inizio della ricerca da parte dell'eroe, scontro risolutivo con l'antagonista e infine, il trionfo. In mezzo c'è spazio anche per aiutanti più o meno magici. Insomma la classica storia fantasy (anche se qui ci sono delle isolite fusioni con certi elementi della fantascienza epica avventurosa, in modo da ricordare vagamente "Guerre Stellari"), quella che piace tanto a grandi e piccini! Senonchè sorge qualche problema di realizzazione. Peter Yates è un solido regista di action, ma sebbene riesca a imporre un ritmo sostenuto, non riesce a dare vera profondità mitica ai personaggi. Molte scene sono risolte sbrigativamente, con parecchie ingenuità e i personaggi diventano palesemente stereotipati, quando invece ambivano a essere archetipi. Ken Marshall voleva essere un divo, tuttavia a parte il fisico vigoroso non riesce a mettere in luce niente di sé. Resta nella memoria qualche elemento di contorno; è più interessante la cornice del quadro.
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