Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Arrivato da noi con grandissimo ritardo, ma rimane comunque l’unico film di Shane Meadows ad oggi distribuito in sala in Italia (il che è tutt’altro che un vanto nostrano) è un prodotto semplice, immediato e non privo nemmeno di retorica spiccia, ma al contempo scorre un gran bene e sa pure graffiare con decisione quando ce ne è di bisogno (e questo accade più volte).
Inghilterra primi anni ottanta, il giovanissimo Shaun (Thomas Turgoose) vive ai margini, sbeffeggiato dai coetanei e senza figura paterna al suo fianco, quando trova in un gruppo di ragazzi skinheads più grandi un ambiente che gli vuole bene e che sa valorizzarlo.
Un giorno irrompe Combo (Stephen Graham) ed il gruppo si sfalda, Shaun rimane con i più duri ed intransigenti, apprezzato per la sua tempra, ma nel proseguo sarà messo a dura prova e finirà col capire tante cose della vita.
Già dai titoli di testa il film parte alla grande, immagini di repertorio che ci portono tempestivamente, e con buona accortezza, dentro la realtà del piccolo Shaun che poi si dipanerà man mano con tutti i passaggi del caso.
La scelta di vedere quella parte di mondo dagli occhi di un ragazzino è assolutamente vincente e premia tutto il film che sale prepotentemente di tono quando subentra la violenta figura di Combo (un imponente e contorto Stephen Graham) con tutti i contrasti molto forti che la stessa genera all’interno di un nucleo ristretto.
Così il finale, per quanto un po’ stereotipato, ha una grande valenza di eversività e quel piccolino così temprato che compie un gesto così fortemente simbolico (la bandiera è un simbolo sacro per quei pochi che sono giustamente legati ai valori della propria terra) ricorda da vicino il finale dei “I 400 colpi” di Truffaut.
Molto positiva sotto tutti i punti di vista anche la colonna sonora, nel complesso efficaci le interpretazioni che sanno essere aderenti allo stato della situazione, mentre il racconto sa scegliere le giuste vie e sottolineare con i puntini i momenti che vale pane evidenziare.
In sintesi non uno dei migliori film di Meadows, non esente da difetti di sorta, ma anche estremamente vitale e capace di dar luogo a pulsioni sincere, dolorose e non lasciate al caso, ma sviscerate con accortezza.
Sfuggente.
Regia di polso, non sempre preciso, ma quando serve dare una sferzata sa esattamente cosa fare.
Raramente capita di vedere un bimbo sullo schermo così convincente.
Molto bravo (ottima scelta del casting).
Da vita ad uno skinheads ultraviolento e sbandato, al di fuori da ogni recinto.
Ferocemente bravo.
Sufficiente.
Personaggio buono il suo ed ovviamente non se la passerà bene ...
Partecipe.
Il suo personaggio si prende a cuore il ragazzino, ma non saà abbastanza forte per proteggerlo ad oltranza.
Felicemente sopra le righe.
E' la spalla destra di Combo.
Roccioso.
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