Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Vicissitudini del dodicenne Shaun nell'Inghilterra ai tempi della Thatcher, alle prese con i problemi dell'adolescenza e della crescita senza un padre. Il film è uno spaccato sociale intenso che coraggiosamente prende in considerazione una frangia giovanile del post-punk che nessuno aveva mai trattato in questo modo. Shaun si unisce a un gruppo di skinheads, alla ricerca di punti di riferimento e di modelli da seguire, li troverà e anche in fretta. Non è solo un film di denuncia del disagio sociale dell'epoca, è il rapporto visivo ed emotivo di un ragazzino immerso in quella realtà sbandata, dentro la quale cerca valori che sostituiscano quelli consolidati della tradizione della quale rifiuta ogni aspetto. La sua sfacciata e prepotente innocenza mette a nudo antichi rancori e pregiudizi, mette sotto una nitida luce che cosa sta germogliando nelle nostre società, senza paraocchi, senza alibi. Ottima l'interpretazione di Shaun (Thomas Turgoose), come lo sono la colonna sonora e i filmati di cronaca dell'epoca. Un film che emoziona e appassiona, lasciando una traccia che vale qualche sana riflessione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta