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Vicky Cristina Barcelona

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Vicky Cristina Barcelona

di mck
8 stelle

Woody Allen accerchia la triangolazione dell'..."amore", fa quadrato attorno ad essa. L'arte può solo stare a guardare, una volta tanto.

 

 

Vicky, Cristina, Maria Elena y el Piqueton ( Gonzalon ), e i taxi seat toledo.

 

Mid Day in a Dark Room -[ (meno cinematografico evidentemente ( fotografia, pittura, musica, poesia...) di MidNight in Paris ( ch'è anche il film più ""fantascientifico"" di Allen dai tempi di Sleeper ), visto doppiato m'attendo con ansia l'originale sottotitolato ( il newyorkese di Allen è ""scolastico"" ma il mio inglese non è per nulla madrelingua ne tantomeno padre anzi mi servirebbero pure zii,zie,cugini e cugine...), e senz'altro più riconducibile per tematiche sliding doors a "melynda&melinda" ed in parte ad "anything else" ( ma con un sample da "shadow of a doubt" traslato in un tentativo d'approccio cinefilo-amoroso in the afternoon ) ]- in Barcelona.

 

 

Ogni tempo ha il suo Grand Tour ( e questo in particolare di Allen mi sembra abbia ricevuto critiche un po' troppo feroci e fotocopiate/disinteressate, forse attuate sull'onda di certa (?) critica che dopo 5, di certo per me, capolavori, da Anything Else a Cassandra's Dreams, ha trovato in questo ""minore""="incompreso" bersaglio "facile", giusto per colpire un Autore 'sì bulimico...), Camera con Vista + traumnovelle === la Vedova Incinta + Closer ( e EatPreyLove...certo...).

 

 

Vicky : " mi rendo conto che queste cose [ le consuetudini ] non vogliano dire molto per te ". Juan-Antonio : " penso che proseguire la nostra relazione [ l'eccezione ] ti avrebbe solo causato ansia, e a me una forte delusione ". Vicky : " cioè, ho la capacità di ferirti dopo una sola notte ? ". Juan-Antonio : " Maria Elena diceva sempre che solo l'amore inappagato [ corrisposto ir-reciprocamente ] può essere veramente romantico ". Vicky : " giusto...ok...".    

 

 

Allen confeziona un'ennesima, piena di grazia e cinismo filtrato e sublimato, Ronde, avvalendosi della sua terza Musa, dopo molti tentativi ( m.hemingway ai tempi di 1.D.Keaton, j.lewis ai tempi di 2.M.Farrow, c.ricci, r.mitchell, ed il post 3.S.Johansson, e.r.wood ), scrivendo e dirigendo il suo film forse più femminile ( più dei suoi altmaniani hannah and her sisters, husbands and wives, everyone says i love you, shadows and fog ( nel quale l'europa weimariana/kafkiana e nazionalsocialista/"M" l'arte costituiva speranza e "rifugio", mentre in quest'europa di carte bancarie e moneta sonante, di razze canine DOCGizzate e quote latte, di beneamato erasmus e di frontiere aperte, spalancate, chiuse, l'arte è ... rimedio all'amore per individui dis-persi nelle parcelle ( borghesia e no ) psicanalitiche...),interiors-september ed another woman-alice ), non avvalendosi, mai, senz'abdicarvi, del sesso esplicito ( a memoria, in un giochino alla clerks, gli unici accennati full frontal in Allen sono quelli di d.keaton in annie hall ed il nudo più nudo del nudo di c.ricci in biancheria intima alla kidman/ews in anything else ), essendo in questo Bunueliano ( dal castorino : " oggi tutti vogliamo colpire con scene di nudo, con la sensualità. Il pubblico borghese che va al cinema le richiede nella misura in cui le ha condannate venti o trent'anni fa. Sono molto facili da fare, e poiché corrispondono allo spirito generale, realizzarle significa piegarsi al conformismo " - 1960 ), non rinunciando per questo all'erotismo ( l'entrata in scena di P.Cruz ( ? piaccia o non piaccia ? ) sopravanza e scalza l'adorata Scarlett in ... presenza ), cosa che lo avvicinallontana un poco all'amatodiato non-contraccambiato P.Roth ( Cruz a quel tempo era, poco prima poco dopo, sul set di Elegy/l'animale morente di I.Coixet, una catalana a N.Y. = percorso inverso...), entrambi accomunati dall'amore per S.Bellow, ch'elogiò Allen contrariamente a Roth, giusto per continuare s'una ronde più frivola e maschile ).  

 

 

Cristina ( parafrasando inconsapevolmente (?) altre intenzioni montaliane ( Vicky e Cristina hanno un differente ed ambivalente rifiuto del mal di vivere e lo affrontano diversamente ) : ( " non so cosa-chi voglio, so solo quello che non voglio " ) : lei sa ciò che non è, quel che non vuole, e, a dispetto di tutto, condivide, e : " la situazione è molto strutturata ... ! ", contro l'imperativo dettato dalle sovrastrutture erette dalle comunità cui le stesse società s'aggrappano e s'avvinghiano per non cedere e cadere ed essere nel crollo continuamente rimodellate, stratificando e demolendo seppellendoli i vari poteri costituiti, dalla Famiglia in su..., dal vento dell'ammmore.

Voto massimo per lo splendido e tronco sotto-pre finale ( alla ews-sopranos )  al tavolino del caffé all'aperto, poi a sfumare in una chiosa forse troppo esplicita ( come ben dice Ralph Winchester in the Debarted : " il topastro è il simbolo dell'evidenza ! ").

 

 

Non è certo un film che quadra il cerchio, più che altro, unendo i due triangoli ( al vero non chiusi ) della recensione di m.sesti, è un rombo, magari un trapezio, tracciando altri legami in una teoria amorosa geometrica d'amorosi arabeschi, derivate, tangenti, risultanze...Ma di certo è un film divertente E triste : Maria Elena a Cristina : " come potevo essere sicura che tu non mi avresti fatto del male ? In fondo io ho pensato di ucciderti ! ", e riguardatevi Bardem, quando cerca di razionalizzare con M.E./penelope cruz, tentando di calmarla, il fatto che Cristina li sta abbandonando entrambi : " è solo che non ha ancora incontrato la persona giusta. Quando incontrerà la persona adeguata ( a tool dark stranger ), che non sei tu e non sono io, tutta questa cosa sua di trovare tranquillità e felicità, tutto questo...passerà...! " : quasi gli scappa da ridere : buona la prima ( come nella vita ) ! La vita che " è corta, noiosa e piena di dolore ", una Passing Thing ( il personaggio della bravissima Patricia Clarkson ne sa qualcosa, finendo anche per Tentare altre vite dopo che la sua s'è "fermata", ad un certo punto...), per controbilanciare il volere inamovibile, perentorio, dogmatico sia di Maria Elena che del padre di Juan-Antonio che non accettano, l'una per proprio istintivo vantaggio e l'altro per principio linguistico, la traduzione, il mescolamento, l' """imbastardimento""" del(la) Lingua(ggio). 

La didascalica, paradossalmente anti-retorica voce narrante è deliziosa, funzionale, precipu'al genere.       

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