Regia di Woody Allen vedi scheda film
Vicky (Joahnsson) e Cristina (Hal) sono amiche da una vita. Il volo dagli States le porta a Barcellona, dove conoscono un pittore sottaniere ed epicureo (Bardem). Vicky, che sta per sposarsi, è la prima a finire nel letto dello sconosciuto, che a breve inizia una relazione con Cristina. Le geometrie dell'amore si complicano quando il triangolo si trasforma in un quadrilatero con la ricomparsa di Maria Melena (Cruz), la ex moglie del pittore.
La voce off che puntella il film la dice lunga sulla regia numero 37 (e 1/3) di Woody Allen: molto mestiere senza andare troppo per il sottile, scorciatoie narrative, ricerca figurativa al minimo sindacale, battute che innescano al massimo un sorriso. Insomma, se la forma del film è quella di un grande professionista ormai svogliato, il contenuto sembra non prendere una strada molto diversa: la dialettica tra ragione e sentimento, tanto cara al regista newyorchese da almeno un decennio, stavolta appare sotto le spoglie dell'amore liquido: ognuno dei protagonisti ha il proprio ricettario per la felicità ma nessuno riesce a raggiungerla. Il disincanto dal mondo del vecchio Woody trapela da tutte le parti, accompagnato dalle stoccate riservate ai connazionali, troppo borghesi, materialisti e massificati per poter trovare l'amore.
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