Regia di Woody Allen vedi scheda film
Lo ha ammesso in un'intervista, Woody Allen su gentile e costosa richiesta delle amministrazioni comunali è disposto ad ambientare un suo film in una città, con adeguata resa delle particolarità del luogo: da Londra il regista-attore approda a Barcellona, nel resoconto sentimental-sensuale di un'estate passata da due amiche americane e i loro sbandamenti d'amore. Curiosamente, ma nemmeno tanto conoscendo il buon Woody, la protagonista vera e propria è la non tanto conosciuta Rebecca Hall, mentre le star Bardèm, Johansson e Cruz sono importanti ma ad un certo punto specialmente del copione passano in seconda fila. Con sceneggiatori diversi da Allen, questa storia di rovelli di cuore e incertezze esistenziali avrebbe potuto condensarsi in venti minuti di proiezione, mentre così com'è ha una prima parte assai piacevole e fluida e una seconda in cui la voce narrante sopperisce troppe volte agli svirgolamenti del racconto e si conclude con un forte sospetto di tirato via, ancor più rimarcando la probabilità di un film realizzato senza l'ispirazione dei giorni migliori. Nel cast figurano bene soprattutto gli ispanici, con Bardèm che sfoggia il proprio fascino in una prova colma di mezze tinte, e la Cruz che in più momenti sembra rifarsi a modelli di femmina d'antan ma sempre efficaci quali la Loren e la Magnani: "Vicky Cristina Barcelona"è tutt'altro che un modo spiacevole di passare oltre un'ora e mezza, ma sembra anche uno spot extralarge sponsorizzato dal Ministero del Turismo...
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