Regia di Alex Gibney vedi scheda film
Non certo solo un film denuncia o un documentario scrupoloso, ma una riflessione forte sul ruolo americano in Afghanistan , e questo ci insegna che certi films in America si possono fare e che in Italia lo abbimao visto con due anni di ritardo.
Una stretta di vite forte fino all'estremo per arrivare al nodo del discorso, eppure ancora oggi ci sono giornalisti e politici che appoggiano Bush nelle sue strategie; la stampa è libera, certamente, ma non di dire bugie e falsità ed i nomi e cognomi sono inutili a dire, li conosciamo tutti, almeno qui in Italia.
Insomma c'è chi è arrivato a dire che nelle guerre ci sono sempre le ingiustizie sia guerre giuste che ingiuste (guerre giuste!!!!!!!!!), e questa è stata una guerra giusta, che inevitabilmente ha portato le sue brutture!!
Testimonianze forti di soldati che sono stati processati per delitti contro i prigionieri, fotografie, riprese agghiaccianti che testimoniano che il potere permetteva cose orribili, il sistema era deteterminato a trovare prove e colpevoli inesistenti, dando tutte le armi e facoltà necessarie per portarle allo scopo prefisso.
L'America comunque ha sostenuto l'operazione premiando il film con l'Oscar come migliore documentario, nel 2008, ancora in aria Bush.
Un'inchiesta sui 104 prigionieri fatti dagli americani e distribuiti nei campi di prigionia di Guantanamo e Bragam, con in testa il tassista ucciso nella base di Bragam
regista scrupoloso, che fa un'inchiesta profonda e fortissima di denuncia, non nuovo a questo tipo di film
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