Regia di John Crowley vedi scheda film
Voto: 9/10. Plurivincitore ai Bafta inglesi (ma non solo, pure un riconoscimento al festival di Berlino 2008), questa piccola opera quasi clandestina (non solo nello Stivale, negli USA ha rastrellato meno di 100'000 $) girata nel 2007 merita assolutamente di essere riscoperta. “Who decides who gets a second chance?” è scritto a fianco del titolo sulla locandina: la pellicola narra infatti il difficile cammino di riabilitazione di un ragazzo cha ha passato 14 anni in carcere per un delitto compiuto da bambino. Praticamente una vita intera, e contrariamente al protagonista di “Il profeta” non ha avuto in carcere un mentore forte dal quale farsi “guidare”. Una volta uscito Jack può solo contare sulla propria volontà, su un assistente sociale e sui nuovi rapporti che sarà in grado di costruire: infatti rifarsi un’identità dipende moltissimo anche da chi ti sta intorno che non sempre è disposto ad accettare il tuo passato. L’interprete principale è Andrew Garfield, attore californiano che si ricorda soprattutto per il duetto con il professore Robert Redford in “Leoni per agnelli”: il ritratto di questo ragazzo è reso senza dubbio magnificamente sia nella sofferenza e nell’inadeguatezza che nei momenti più spensierati nei quali il suo sguardo curioso scopre ciò che di bello può riservare la ritrovata libertà. Non manca una certa critica nei confronti dei pregiudizi di una società a volte immatura e verso i media sempre più ossessivi ed invasivi. Gran film.
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