Regia di David Yates vedi scheda film
Sarebbe da andarci giù pesante. Perché giunti all’ennesimo capitolo (sesto?), la storia è sempre la stessa (con qualche variante, ma sempre la stessa). Si continua a menare il torrone, e non si va da nessuna parte. Ormai perso il filo di tutta la vicenda, si vedono sti film solo per il gusto dello spettacolo fine a sé stesso, e guai se subentra la noia, perché altro non c’è. E qua mi sono pure annoiato, in parte, tanto che mi dicevo “mah, darei un 5, ma è giusto davanti a tanta fattura?”. Perché dispiaceva, il film è fatto veramente bene, chissà quanti ci hanno lavorato con passione, ma io mi sarei onestamente rotto del maghetto e di tutta la combriccola. Siamo a livello di soap opera brasiliana, ormai, e il finale fa uscire dai gangheri un non appassionato come me. Non solo, alla fine, il film non finisce, il chè è già una considerevole rottura di balle, ma non dà neanche delle risposte minime, neanche il necessario per giustificare almeno il film stesso.
“Sono IO il principe mezza sega”, dirà il cattivo (? Sarà poi tale?) insegnante alla fine e… e niente, basta finito, siamo a 2 ore e un quarto, si accendono le luci, signori, fuori dalle balle.
E io allora do 4, e spero che col Potter si smetta di allungare ancora la minestra, già oramai insipida, più acqua che altro. Peccato, fino a questo, Harry Potter mi era piaciuto. Questo è piaciuto molto più ai minorenni che ai maggiorenni, alle donne più che agli uomini (le donne minorenni danno il voto più alto in assoluto).
Una nomination agli Oscar, per un premio minore. Film dai costi mostruosi, ben più di un classico blockbuster; è stato un successo pazzesco, sfiorando il miliardo di dollari di incassi… pure se è solo terzo in classifica, tra gli Harry Potter.
Brava
Bravo
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