Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Yun-ju vorrebbe diventare professore, ma sa che per far questo dovrebbe pagare una tangente al rettore dell’universitario. Sua moglie è in attesa del loro figlio e sfoga su di lui tutte le sue ansie, cosi che il giovane finisce per sfogarsi con i cani che abbaiando disturbano la quiete del condominio. Ma nel condominio stesso scoprirà che c’è qualcuno che negli scantinati addirittura prepara lo stufato con le cane di cane, e poco lontano una ragazza insoddisfatta del lavoro dedica la maggior parte del tempo alla ricerca dei cani smarriti.
Bong Joon-ho nel suo primo film disegna uno spaccato di umanità legato tra loro dal cane, col quale ognuno ha un rapporto diverso. Il cane che a volte abbaia ma che molto più spesso è fedele compagno del suo padrone e che spesso deve difendersi da chi vede in lui un elemento di disturbo o un potenziale pasto.
Cosi come il cane, sono tutti i protagonisti ad essere raccontati nelle loro fragilità, a volte mascherate da comportamenti minacciosi, e forse sono proprio loro i veri cani che abbiano ma non mordono; nel momento della reciproca comprensione possono sviluppare un rapporto più efficace tra loro. Il film oscilla continuamente tra vari generi, tipico della produzione del regista, e nasconde una grande intensità nella sua capacità di dipingere personaggi, in un formato che è certamente leggero e quasi di intrattenimento.
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