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Cane che abbaia non morde

Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film

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La recensione su Cane che abbaia non morde

di alan smithee
7 stelle

Dura vita per i teneri cagnetti da appartamento e compagnia! Quelli che strillano certo, ma che non fanno mai male a nessuno, anche quando animati dalle migliori e più convinte intenzioni.

Jun-ju è un giovane professore precario in crisi coniugale, squattrinato, ed in spasmodica attesa di ottenere la cattedra di ruolo che gli permetterebbe di finire di farsi mantenere dalla indispettita consorte, che, incinta e l'unica a portare un reddito fisso a casa col suo lavoro, quasi a provocarlo per la sua inettitudine congenita, si presenta in casa un con cane-batuffolo a cui la donna dimostra ben più attaccamento che al consorte.

E tutto ciò dopo che l'uomo ha trascorso una snervante giornata a cercare di capire da dove provengono gli insistenti latrati che lo assillano ed infastidiscono, all'interno di un condominio in cui è espressamente vietato l'ingresso di animali domestici.

Dopo essersi reso responsabile di un paio di incauti decessi di cagnetti innocenti, e aver provocato indirettamente la morte di crepacuore di una anziana padrona di uno dei due animaletti, l'uomo viene notato da una balorda giovane vicina (la interpreta l'attrice-star Doona Bae, anche coprotagonista di The Host), che, colto in flagrante il rapitore di cani, ne segue e tracce per poterlo acciuffare.

Intanto, le frequentazioni dell'uomo dei sotterranei di quel grande condominio, fanno mergere l'esistenza di figure a metà strada tra il reale e l'immaginario, nonché di individui senza fissa dimora che si cibano di esseri viventi altrimenti utilizzati ad altro scopo nell'ambito della sfera di vita umana.

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"Can che abbaia non morde" ci rivela un noto detto che evidentemente non ha confini: ma gli esseri riservati ed apparentemente timidi, nascondono a volte nevrosi e frustrazioni in grado di renderli dei mostri incapaci di trattenere tutto quanto è stato represso e contenuto in anni ed anni di sopportazione ed obbendienza.

Film d'esordio folle e scatenato di Bong Joon-ho, che si premura (per il suo bene!) ad informarci che le scene aventi protagonista i cani, sono state girate con l'ausilio di speciali addestratori: una precisazione prudente che dovrebbe farci intendere che nessun cagnetto finisce gettato nel vuoto come appare, o dimenticato in un armadio, ma che non riesce a toglierci quel disagio da cattiveria latente che il film emana in modo dirompente, e che finisce per divenire uno dei punti di forza di una pellicola destinata a dare origine ad un grandissimo autore.    

 

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