Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
VOTO 8 STRATIFICATO (Tv 3 Maggio 2011) L'esordio del talentuoso Joon-ho Bong è un grande dramma della banalità, disturbante e intrigante, basato su di una trama esile ma dagli sviluppi sorprendenti. Infatti sin dall'inizio si percepisce un'atmosfera surreale che farà da sfondo ma non da base, perchè la base è politica e sociale (l'istruzione, il lavoro, la metropoli, la convivenza), sul quale è sviluppato l'intreccio. Non c'è via d'uscita, tutto sembra banale, il mondo rappresentato dal regista si perde in un pessimismo ineluttabile dove tra solitudini, ambizioni egoistiche/autodistruttive, navigano a vista i poveri personaggi di questo dramma. I toni a volte comici, nascondono in parte il messaggio d'autore, in contrasto deciso con i normali espedienti narrativi del genere (storiellina d'amore liberatoria, fuga finale), privilegiando invece il rigore, imprigionandoci letteralmente nel mega-condominio e nel racconto corale che si sviluppa in esso, così tra bevute distruttive e picchi desolanti d'incomunicabilità lo scenario si fa sempre più triste e disperato. Non ci sono caratteri di riferimento, nessuna simpatia, nessuna complicità. L'attenzione però non cala mai, non solo nei confronti dei contenuti ma anche dalla sicurezza con cui viene esibito un bagaglio tecnico completo, nella ripresa (zoom, panoramiche, profondità di campo, cambi di messa a fuoco, steadycam), nel montaggio (veloce, alternato, ma anche piani sequenza e soluzioni interne all'inquadratura) e nell'utilizzo perfetto della colonna sonora. Barking dogs never bite è dunque un film a strati da metabolizzare lentamente, un'opera prima folgorante e l'ennesima dimostrazione della vitalità del cinema sudcoreano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta