Regia di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor vedi scheda film
Spettacolare esempio di cinema d'altri tempi. Un connubio perfetto tra commedia e inattesa tensione, scaturita da un finale funambolico e vertiginoso. Harold Lloyd in una delle sue più complesse e riuscite interpretazioni. Incredibilmente ancora oggi suggestivo, a quasi un secolo di distanza dalla realizzazione. Grandissimo cinema.
In cerca di sistemazione economica, per poi poter convolare a nozze con l'amata, Harold (Harold Lloyd) lascia il paese quando trova in città un impiego come commesso in una merceria. Per riuscire ad incassare mille dollari, Harold tenta di sfruttare l'abilità di un amico arrampicatore e propone al suo datore di lavoro un impresa pubblicitaria di forte impatto per l'attività: la scalata del grattacielo che ospita il negozio. Ma per una serie di problematiche con la giustizia, l'amico viene inseguito da un poliziotto e tocca ad Harold iniziare la pericolosa impresa.
Capolavoro del cinema comico d'altri tempi, in grado di sorprendere a distanza di quasi cento anni per le angoscianti e vertiginose sequenze dall'ultimo segmento. I venti minuti finali rappresentano un esercizio di tecnica e stile, in grado di rendere verosimile l'impossibile impresa. Dopo una prima parte rilassata e orientata a produrre sorprendenti scene ironiche (l'autobus sovraffollato, Harold che si specchia nella testa di un calvo) i registi Fred C. Newmeyer e Sam Taylor inseriscono un elemento estraneo: la tensione che caratterizza il segmento conclusivo di funambolica precisione da parte del bravissimo protagonista. Produzione (e sceneggiatura) di Hal Roach, il creatore della coppia comica più celebre del Mondo, ovvero Stanlio e Ollio.
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