Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Più che a "Rocky" questa "biografia" su Primo Carnera assomiglia al trailer "Ahia, ma sei scemo?". Però nel filmato del buon Maccio, "Geeno" era più carismatico dell'attore (dalla voce insopportabile!!) che nella pellicola del lungometraggio mediaset interpreta il protagonista. Assistiamo infatti all'evoluzione di una sorta di Bud Spencer dei poveri che diventa campione dei pesi massimi, con un'arroganza impressionante ed una cialtroneria inaudita.. Sulla regia di Martinelli c'è da stendere il solito velo pietoso. Ralenty insensati, cambi d'inquadratura scattosi, il bianco e nero pennellato casualmente, testate giornalistiche che ruotano attorno allo schermo per elogiare le vittorie dell'atleta; perfino i cliché dozzinali pescati a caso da altre celluloidi del filone non sono stati risparmiati, come gli sguardi "penetranti" delle dame di turno sedute in mezzo al pubblico nel momento in cui il loro "eroe" viene messo KO (e che, non a caso, lo inciteranno a rialzarsi repentinamente per stendere l'avversario una volta per tutte...). La sceneggiatura, nemmeno a dirlo, è una perla di filosofia dopo l'altra... si va dalle minaccie (fisiche) ai critici, ad aforismi improbabili del tipo: "la vita è una lunga caduta con la faccia sul tappeto, [...] io conosco bene l'odore del tappeto, e tu ce l'hai addosso ora"... Si salva qualcosa?! Sì, l'ambientazione anni trenta non è male, e gli arrangiamenti della colonna sonora non sono sgradevoli... peccato siano anche così dannatamente abusati ed invasivi...
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