Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
L'eroe italiano che conquista il mondo: un piatto ricolmo di retorica e di frasi fatte, di scene patetiche e momenti piattamente costruiti ad arte per commuovere, emozionare, dare spettacolo, moralizzare. Grandissima - e ricchissima, soprattutto dal punto di vista della produzione - fiction televisiva, in sostanza, e film poverissimo, che ha poco a che fare con prodotti presumibilmente analoghi come il biopic Alì (su Muhammad Alì); di Martinelli è fin troppo facile dire male e francamente sarebbe perfino inutile: non è un cattivo mestierante, è solo un operaiuccio della macchina da presa senza fantasia che scopiazza qua e là e mette in pratica scelte ultraconvenzionali, che tavolta ma non sempre scadono nel banale o nel già stravisto. Simili prodotti di smaccata impronta televisiva sono per lui una manna dal cielo: ci può sguazzare a suo piacimento ed è innegabile che, trasmesso in tv in due puntate, questo lavoro abbia un senso di esistere; il problema è che una superproduzione del genere meritava una realizzazione migliore - o, più semplicemente, che per un Martinelli bastava molto meno. Mediocrità patinata. 4/10.
Vita e gesta sportive di Primo Carnera, gigante friulano nato povero, passato per il circo e finito quasi per caso nel pugilato, che lo porta a conquistare pubblico e titoli sul ring negli Usa.
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