Regia di David Koepp vedi scheda film
Questo Ghost Town, commedia sentimentale dai toni malinconici, è un film che sulla carta sembra possedere le qualità per piacere: sceneggiatura interessante che rivisita un tema tanto amato dal pubblico, buon cast, humor nero in abbondanza.
Purtroppo, questi elementi non riescono ad amalgamarsi e il risultato è posticcio.
Ci sono attori che tanto funzionano bene in alcuni film e in alcuni ruoli, tanto risultano irritanti e mediocri in altri.
Ricky Gervais, almeno per i miei gusti, è uno di loro.
Star assoluta del serial di successo "The Office" e presentatore delle due ultime edizioni dei Golden Globe, passa a interpretare il ruolo del protagonista di questa pellicola, senza però riuscire a gestire il personaggio.
Perde tutto il carisma che aveva dimostrato di possedere con i suoi lavori precedenti, risultando odioso, borioso e piatto: non vi è evoluzione, non riesce a stimolare empatia nel pubblico, e non riesce ad acquistare quell'umanità che il film richiedeva. Fortunatamente sopperiscono alla sua presenza, i sempre bravi Greg Kinnear e Tea Leoni.
La regia di Favid Koepp, anche sceneggiatore, è lenta e macchinosa, non riesce a ritmare la vicenda, carica il film di un'aura intellettuale snob che non convince, non riesce a calibrare l'ironia e l'humor, azzerandone la comicità.
Una pellicola strana, che ha qualche spunto interessante, ma realizzata davvero in maniera blanda, e che quindi non merita l'attenzione che richiede.
interessante ma mal gestita
adatta
ragia e protagonista
mediocre
mi piace, ma leggermente sottotono
molto bravo
odiosissimo
non male
non male
non male
non male
non male
non male
non male
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